A 20 anni dalla morte di Bettino Craxi si riaccende il dibattito su eventuali iniziative per ricordarlo.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha quindi manifestato la propria opinione in merito, spiegando come, secondo lui, sarebbe opportuno discuterne in una prossima seduta del Consiglio comunale.
Bettino Craxi è morto il 19 gennaio 2000 e con l’avvicinarsi del ventennale della sua scomparsa ecco riaccendersi il dibattito sulla possibilità o meno che la città natale del politico socialista lo ricordi con una via, una piazza o in altri modi.
A tal proposito ha espresso la propria opinione il sindaco Giuseppe Sala, che in occasione della mostra di Natale a Palazzo Reale dedicata a Filippino Lippi ha dichiarato: “Penso che politicamente sia giunto il momento di affrontare la questione. Sulle forme siamo qua per ascoltare le proposte e, più che prendere iniziative io, vorrei capire la città che tipo di idee ha. Però nel ventennale credo sia un passaggio storico da non ignorare.
È gennaio 2020, quindi, praticamente domani mattina, noi siamo qua in ascolto. Secondo me non sarebbe sbagliato che un primo passo sia un dibattito in Consiglio comunale“.
Dichiarazioni, quelle del primo cittadino di Milano, che hanno suscitato immediatamente diverse reazioni. Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ad esempio, ha affermato di aver colto “con piacere il segnale di apertura del sindaco Sala, che oggi ha affermato di voler individuare le modalità migliori per preservare la memoria di Bettino Craxi in occasione del ventennale dalla morte.
Ritengo che i tempi siano maturi per dedicare una via al leader socialista, che proprio a Milano ha iniziato il suo importante percorso politico”.
Di parere opposto, invece, il commento di Basilio Rizzo, capogruppo di Milano in Comune Sinistra e Costituzione a Palazzo Marino.
“Nella storia di Milano – ha affermato Rizzo – forse la figura di Craxi richiama più un aspetto negativo e per molti milanesi Craxi ricorda la stagione di Tangentopoli: è singolare che nello stesso anno si conferisca l’Ambrogino alla Memoria all’ex procuratore Francesco Saverio Borrelli e poi si intenda celebrare Craxi. In ogni caso è giusto che ci sia un momento di confronto politico e parteciperò volentieri anche se preferirei che si trattasse di un convegno o qualcosa di simile piuttosto che un dibattito in Consiglio comunale”.