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MiTo 2012: sui manifesti del festival c'è un errore in dialetto

Il partito ha parlato di necessità di “sostenere anche il dialetto milanese per non perdere le radici della nostra cultura”. Ecco cosa è successo.

La Lega Nord non si è lasciata sfuggire questa occasione: sui manifesti del MiTo infatti c’è uno strafalcione in dialetto.

Il Carroccio, riporta il Corriere, ha subito offerto al sindaco di Milano Giuliano Pisapia “consulenze e corsi gratuiti di dialetto”.

Ecco le parole del consigliere comunale leghista Alessandro Morelli:

“Va bene che la Lega ha ottenuto i tagli a MiTo nel bilancio ma se i minori introiti non permettono neppure di avere un consulente di milanese adeguato ci ripensiamo. Se i manifesti fossero in arabo o in cinese non sarebbero certo stati sbagliati, oltre a rom e scuole arabe forse sarebbe meglio sostenere anche il dialetto milanese per non perdere le radici della nostra cultura”

La frase incriminata è lo slogan “con Brahms, Musorgskij e Ravel al Palasport tutt cos l’è bel”. Il termine corretto sarebbe infatti “tusscoss”.

Gli organizzatori del festival hanno dichiarato:

“Fin dalla prima edizione è stata caratteristica della comunicazione di MiTo prendersi un po’ di libertà e giocare su assonanze e alterazioni grafiche per incuriosire e attrarre il maggior numero di cittadini al mondo della grande musica: non solo con la lingua italiana, ma anche con quella inglese”

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MiTo domenica 12 settembre: in Triennale Bovisa arriva Patti Smith, sacerdotessa rock.

MiTo torna anche quest’anno: fino al 24 settembre oltre 260 eventi tra Milano e Torino.

Torna MiTo, 103 concerti in 70 luoghi della città: chiusura il 24 settembre nel­l’Hangar dell’aeroporto di Linate.

MiTo ai blocchi di partenza: due città gemellate in nome della cultura e dell’Expo.

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