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Expo 2015, l'allarme di Leonardo Carioni: i soldi ci sono solo fino ad agosto

Milano, abbiamo un problema. Non c'è pace per Expo: come leggiamo sul Corriere Leonardo Carioni, uno dei cinque consiglieri del cda e rappresentante del Tesoro, ha lanciato un allarme.

"Abbiamo ossigeno fino a fine agosto. Poi, basta. C'è una eccessiva litigiosità fra gli enti pubblici, c'è la questione delle aree ancora aperta, c'è poca chiarezza sulla disponibilità dei fondi. Bisogna svoltare"

Provincia e Comune devono ancora versare il milione di euro ciascuno promesso come contributo straordinario. Carioni ha aggiunto:

"Avevamo chiesto al Governo la disponibilità ad usare per la spesa corrente il 10 per cento degli 840 milioni di euro finanziati. Ci hanno concesso il 4, ma ancora non basta e comunque non sono in cassa"

E sulle infrastrutture:

"Ne ho parlato con il viceministro Castelli che mi ha rassicurato. Ma la tranche che doveva essere pagata, e che è stata stanziata, non pare ancora disponibile"

La situazione dura già da parecchio tempo, tanto che anche Lucio Stanca, ex amministratore delegato, ne aveva parlato. Carioni ha commentato l'uscita di scena del parlamentare:

"Ecco, c'è stata anche quella storia di Stanca. Ha lasciato la società e praticamente nessuno ha detto nulla: eppure dovrebbe preoccuparci il fatto che nel giro di un anno sono cambiati tre quinti del consiglio di amministrazione. Ogni tanto, anche a me viene da chiedermi che cosa ci faccio lì. Sono abituato a stare al mio posto a cercare soluzioni ai problemi. Ma sono anche rimasto l'unico politico nel cda e forse ho una visione diversa da quella dei colleghi. Per questo, penso che o le cose si mettono a girare per il verso giusto o, francamente, la mia presenza non ha più senso"

Al posto di Stanca è arrivato Giuseppe Sala che avrebbe già cominciato a dettar legge.

"Non aveva ancora le deleghe e già ci ha spiegato che ci si deve trasferire da Palazzo Reale per andare nella sede della Bovisa. Ma come? Abbiamo lavorato per stare in questi locali senza spendere e andiamo da un'altra parte dove dovremo accollarci i costi della ristrutturazione e poi dell'affitto? Non potevamo almeno discuterne?"

Per non parlare poi della questione dei terreni che dovranno ospitare Expo:

"Il Tesoro aveva sempre espresso chiaramente la propria contrarietà all'acquisto e io stesso avevo più volte ripetuto che non aveva senso pensare di accollarci una spesa nel momento in cui siamo costretti a tagliare e non sappiamo come arrivare a fine anno. Detto questo, di fronte alla disponibilità della Regione a farsi carico dell'operazione economica, il cda aveva dato il via libera. Invece, quel fronte degli enti pubblici che pareva unitario almeno fino all'ultima riunione di cda, dieci giorni fa, adesso all'improvviso si è rotto. Perché?"

Insomma, nonostante i buoni propositi, resta la stessa confusione di prima. E dire che siamo già a luglio 2010. Mancano solo quattro anni e mezzo.

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