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Paolo Massari mostra le lettere che lo accusano: "Non sono un molestatore"

"La parole sono importanti". Ci torna in mente la celeberrima scena di Nanni Moretti furioso quando leggiamo l'autodifesa di Paolo Massari, ex assessore all'Ambiente, accusato da una impiegata dell'Ufficio del Turismo norvegese e da una dipendente del Comune non di "molestie sessuali" ma di "indecorosi commenti e velate intimidazioni" e di "atteggiamenti, discorsi e comportamenti sgraditi e inappropriati".

Cosa abbia mai detto Massari alle due donne per spingerle a scrivere lettere di rimostranze lo sa solo lui, ma ci si chiede come suggerisce il blog Metilparaben

"cosa abbiano a vedere, con la cordialità e la giovialità sia pure eccessive, gli 'indecorosi commenti', le 'velate intimidazioni inerenti il suo posto di lavoro', i 'discorsi e comportamenti sgraditi e inappropriati', nonché il 'comportamento irrispettoso e inadeguato' denunciati dalla ragazza e da sua madre"

Come leggiamo sul Corriere infatti Massari ha attribuito il proprio atteggiamento ad un "eccesso di cordialità e giovialità". Per ora non ci sono denunce nè inchieste aperte.

Giudicate voi. Nel caso della dipendente Massari ha riferito di aver ricevuto da lei, a più riprese, richieste di una intercessione per il rinnovo del suo contratto:

"Io l'ho subito stoppata dicendole 'non faccio favori di questo tipo nemmeno in cambio di favori sessuali' "

Nell'altro caso invece Massari ha citato tre episodi che, secondo lui, potrebbero aver urtato la sensibilità della signora norvegese:

"Il primo è avvenuto sulla terrazza della casa del console: una signora mi ha chiesto una sigaretta e io, che stavo fumando, le ho risposto dicendole che non potevo darle la mia perché sarebbe stato come se le avessi dato un bacio"

"Il secondo episodio potrebbe essere collegato al fatto che, il giorno dopo, alla conferenza stampa organizzata per la manifestazione Norweek010, sono arrivato in ritardo, e anche questo può aver infastidito qualcuno. Qualcun altro, inoltre, può essersi poi risentito dal fatto che, durante un discorso in inglese di un diplomatico norvegese, ho osservato che non avevo capito nulla"

Se le accuse fossero così inconsistenti come sostiene Massari – anche se le battute sono di dubbio gusto – non si spiega tanta durezza del sindaco Moratti che ha chiesto immediatamente le dimissioni. C'è qualcosa sotto?

A maggior ragione perchè Massari ha mostrato che nelle due lettere non è stato fatto il suo nome.

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