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Patto Formigoni-Bossi per far fuori la Moratti: Expo alla Regione e sindaco leghista

Mancano ancora cinque anni al giorno in cui l'Expo aprirà i battenti e si è già parlato diffusamente di progetti, di finanziamenti privati e statali e di chi dovrebbe occuparsi in prima persona della gestione di questo grande business. Tutti vorrebbero saltare sul carro del vincitore per prendersi una fetta della torta che si prospetta fruttuosa per chi potrà usufruirne ma un po' meno per chi resterà fuori dai giochi…

E chi rischia di rimanere fuori dai giochi è proprio il sindaco Letizia Moratti e a sorpresa perché di lei possiamo dire tutto ma non che abbia trascurato il fattore Expo; al contrario Letizia l'ha fortemente voluto, pubblicizzato, atteso, dicutendone ovunque, in consiglio, con i giornalisti, alle presentazioni delle mostre d'arte, al punto che più volte abbiamo pensato che fosse caduta vittima di una una vera e propria Expo-mania.

Oggi all'indomani delle elezioni regionali che – come rileva Repubblica – hanno ridisegnato gli equilibri politici fra i due maggiori partiti del centrodestra, Lega e Pdl, pare che tra il governatore Formigoni e Bossi padre sia nata un'intesa volta ad annientare la povera Moratti, escludendola proprio dal carro dei vincitori, relegandola nella migliore delle ipotesi al ruolo marginale di Alto commissario dell’Onu a New York.

L'Expo, quindi, andrebbe a far parte delle competenze esclusive della Regione: questo sarebbe l'unico modo per portare avanti i lavori che ci permetteranno di accogliere in pompa magna nel 2015 l'esposizione internazionale – almeno così si vocifera nei ranghi del Pdl – perché Tremonti fino a che la Moratti non verrà detronizzata, non sborserà un euro.

A rischiare non è solo la Moratti ma anche l’amministratore delegato di Expo Lucio Stanca, come suggerisce la sostituzione del responsabile della comunicazione, Andrea Radic, con l’ex direttore editoriale del Tempo, Roberto Arditti, un nome caro al premier Silvio Berlusconi

Ma non è tutto, perché il patto Formigoni-Bossipunterebbe – sempre secondo Repubblica –  a piazzare a Palazzo Marino un primo cittadino leghista. Dal Pdl non arrivano smentite sulla questione, ma l'esito delle ultime elezioni potrebbe non lasciare vie di scampo.

Chissà cosa ne pensano i 600 iscritti al gruppo di Facebook "Matteo Salvini sindaco di Milano" ?

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