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Regionali 2010, Boni e Podestà scaricano l'Udc; crisi anche tra Pd e Italia dei Valori

Il nodo Udc per le Regionali 2010 non si è ancora sciolto. Leggiamo su Affaritaliani che Guido Podestà è stato molto critico sulla questione:

"L'Udc, che amministra con noi sia Milano che la Regione, quando abbiamo avuto le elezioni provinciali, cioé laddove serviva, non c'è stato. Dire adesso che può venire con noi in Lombardia e poi che non viene con noi in Piemonte e in Liguria laddove potrebbe essere discriminante, non lo capisco. E' troppo comodo. Non si può dire: 'Non mi siedo al tavolo con la Lega'. Ci sei già da 10 anni"

Aggiunge il coordinatore regionale del Pdl a proposito dell'alleanza dell'Udc con il Pd in Puglia:

"Mi sembra illogico. Oltretutto, noi con l'Udc condividiamo i principi fondanti di civiltà, di come si regge la società, essendo insieme nel Ppe, e avendo fatto le stesse battaglie insieme. Allora o il disegno è un disegno completamente strumentale, non legato all'amministrazione di questa Regione, ma a un disegno romano di chi pensa di poter avere un vantaggio in un futuro dopo Berlusconi, ma allora ce lo diciamo: vai da un'altra parte e sii coerente. Non venire a chiedere di far parte di un'amministrazione come quella lombarda che riusciamo sicuramente a portare avanti, esattamente come faccio in Provincia di Milano, senza nessun accordo con l'Udc"

Anche Davide Boni della Lega è stato molto chiaro sulla questione:

"Meglio soli che male accompagnati: e poi senza l'Udc vinciamo lo stesso"

Il Pdl deve affrontare però un altro imprevisto. Lo riportaIlGiornale: in un'intervista Massimo Corsaro, vicecoordinatore regionale del Pdl, ha parlato di un 'effetto-Fini' sull'elettorato che avrebbe portato a una vera e propria 'emorragia di voti'. Questa è dovuta alle posizioni spesso espresse dal presidente della Camera e ritenute poco compatibili dagli elettori del Nord.

Ci sono però problemi anche sul fronte Pd-Idv. Sergio Piffari, coordinatore regionale della Lombardia di Italia dei Valori ha fatto sapere:

"A due giorni di distanza della lettera che il nostro Presidente Antonio Di Pietro ha inviato all'onorevole Luigi Bersani e senza alcuna risposta da parte del Partito Democratico, ci vediamo costretti a sospendere qualsiasi iniziativa in merito alle numerose scadenze elettorali nella Regione Lombardia che oltre al consiglio regionale Lombardo, parteciperà in tre città capoluogo, tredici città con popolazione superiore ai 15000 abitanti e una cinquantina di comuni lombardi"

Secondo Piffari "per noi dell'Italia dei Valori, 'stare assieme' significa rispettare il patto condiviso con gli elettori lombardi. Ci collochiamo non solo contro Berlusconi bensì in un vero sistema bipolare dove abbiamo fermamente deciso di "stare" nel centro-sinistra e non a destra. Ribadisco pertanto che il nostro partito sospende fin da ora qualsiasi trattativa con il Partito Democratico in attesa di nuovi chiarimenti".

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