E' stata fissata al prossimo 12 gennaio l'udienza in cui si discuterà del patteggimento della pena a 2 anni di reclusione per Rosanna Gariboldi, la moglie del deputato e vicecoordinatore nazionale del Pdl Giancarlo Abelli, tuttora detenuta a San Vittore dopo essere stata arrestata il 20 ottobre scorso con l'accusa di riciclaggio nell'ambito dell'inchiesta sulla bonifica di Montecity Santa Giulia.
Lo scorso 22 dicembre era stata rigettata l'istanza di scarcerazione. Come ricorda il Corriere la Gariboldi avrebbe fatto rientrare da una banca di Montecarlo 1 milione e 200 mila euro, frutto di operazioni finanziarie fatte insieme a Giuseppe Grossi. Nell'udienza del 12 gennaio sarà valutato anche il patteggiamento di Maria Ruggero, ex segretaria di Grossi, finita prima in carcere e poi agli arresti domiciliari.
Leggiamo sempre sul Corriere che secondo il sottosegretario alle Infrastrutture Mario Mantovani i metodi adottati con la Garboldi sarebbero "da inquisizione".
Mantovano ha visitato per la seconda volta la donna e ha commentato:
"Sembra più orientata alla spasmodica ricerca di nomi eccellenti che non all'effettivo accertamento delle sue responsabilità. Fa riflettere che proprio in questi giorni la giustizia applichi due pesi e due misure: da un lato c'è chi a Palermo sgrava del 41bis un detenuto come Graviano macchiatosi di efferati delitti, dall'altro, sempre a Palermo. Si libera un padre che ha ucciso un figlio, per cessata pericolosità sociale; dall'altro ancora, a Milano, ci si accanisce con una donna ricorrendo ad una carcerazione preventiva che non riconosce neppure la pietà umana con il rispetto delle festività familiari più sentite. È un clima che non piace, un metodo che provoca tale sconcerto da far ricordare i tempi dell'inquisizione"
Considerata la sua detenzione la Gariboldi non ha potuto partecipare ai funerali di una nipote 17enne, morta domenica sera di leucemia.