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Regionali 2010, comincia la corsa alle liste; Berlusconi si prepara alla campagna elettorale con i manifesti "dell'amore"

Per Silvio Berlusconi è tempo di restyling scrive Eleonora Bianchini di Blogosfere Politica e Società. Quel suo volto insanguinato sarà la chiave per la campagna elettorale del Pdl in vista delle prossime elezioni regionali fa sapere Giornalettismo.

Sembrerebbe che durante i suoi giorni di riposo il premier abbia approvato una seria di bozzetti che molto presto diventeranno manifesti, come "rampa di lancio" proprio per la prossima campagna elettorale: "a sinistra comparirà la foto del presidente del Consiglio con il volto insanguinato, a destra ci sarà lo slogan 'l’amore vince sempre sull'odio'. Da un lato l'immagine del premier con le bende, dall'altro lo slogan 'basta con le fabbriche dell'odio'".

Per quanto riguarda la Lombardia il candidato Pd Filippo Penati si è già portato avanti con una serie di manifesti 'ironici': sotto lo slogan "è tempo di cambiare" campeggia l'immagine del cambio di un'automobile. Ancora nessun cartellone elettorale invece dal presidente uscente Roberto Formigoni.

Intanto se c'è una corsa che è già iniziata è quella alle liste. A Milano alcuni consiglieri del Pdl verranno sicuramente ricandidati come leggiamo sul Corriere: si va dall'assessore Stefano Maullu al consigliere Mario Sala, ad Alessandro Colucci, ad Angelo Giammario e a Sante Zuffada. Mirano alla Regione anche l'assessore Massimo Buscemi, Domenico Zambetti, Romano La Russa, Giulio Gallera e il presidente del consiglio comunale, Manfredi Palmeri. Potrebbe non ricandidarsi invece Antonella Maiolo.

Invece al momento non c'è ancora nessuna chiarezza sul "caso Udc". Luigi Baruffi aveva fatto sapere alla vigilia di un meeting:

"Le probabilità maggiori in questa fase sono che si corra da soli. A meno che il presidente Formigoni riesca a sbloccare la situazione riunendo tutti i partiti della coalizione che vorrebbe avere al suio fianco, valutando insieme la disponibilità ad un'alleanza e ad un accordo […] abbiamo già definito una bozza programmatica da cui si potrebbe ripartire. A meno che permangano le ostilità di qualche potenziale alleato, e mi riferisco in particolare alla Lega o, peggio ancora, si verifichi l’impossibilità da parte di Formigoni di prendere un'iniziativa forte che consenta di proseguire un'esperienza di lavoro comune durata già 15 anni"

Se proprio si deve fare qualche nome si sussurra quello dell'ex leader della Cisl, Savino Pezzotta e il giornalista, europarlamentare, Magdi Allam.

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