Niente di nuovo dal fronte, se non fosse per il fatto di essere uscito definitivamente allo scoperto, in concomitanza con l'annuncio dell'inizio della campagna elettorale (sabato 7 novembre).
Roberto Formigoni va di fretta e, dopo l'investitura ufficiale di Silvio Berlusconi, approfitta dei microfoni del Tg3 per chiudere la porta in faccia ai sogni di gloria della Lega. "L'annuncio ufficiale è stato dato più volte dai coordinatori e dal presidente Berlusconi. Avrò l'onore e il piacere di concorrere ancora io in rappresentanza dell'alleanza".
Con la Lega è un problema d'incastri e di poltrone. Se per il Veneto e il Piemonte il Carroccio sembra nutrire ancora qualche speranza, ben più difficile sarà vedere un leghista sulla poltrona più importante del Pirellone. Berlusconi propone da qualche giorno il ticket tra Pdl e Lega in tutte le regioni, ma Bossi non sembra pienamente soddisfatto (fonte immagine).
Del resto Formigoni è il classico personaggio "ingombrante" che a Roma non gode della stima degli altri big del partito. Berlusconi preferirebbe consegnargli per altri 5 anni le chiavi di Regione Lombardia, piuttosto che avere una personalità scomoda per tutti a Montecitorio.
Con buona pace del Carroccio, appunto. Il futuro prossimo sembra scritto da tempo, e l'incontro di ieri tra i vertici del Pdl nazionale e lombardo, con il coordinatore Ignazio La Russa, il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini, l'onorevole Luigi Casero, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il coordinatore regionale Massimo Corsaro e appunto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è sembrato un pro-forma, utile per lo più a "mettere a punto le prime iniziative per la campagna elettorale del Popolo delle Liberta' per le regionali".
Il Giornale (ça va sans dire…) approfondisce qui il tema, e offre uno spunto di riflessione interessante sulla questione delle alleanze. Lo fa riportando proprio le parole di Formigoni: "La posizione di tutto il Pdl lombardo è che l'Udc corra con noi se sarà alleata del Pdl in tutte le Regioni".
Intanto all' Udc continua a guardare con interesse anche il Partito Democratico (su Repubblica trovate il dettaglio delle possibili alleanze sul territorio nazionale). Casini, da tempo alleato di Formigoni in Lombardia, ha già fatto sapere di non aver gradito la quarta candidatura consecutiva di Formigoni, ma per appoggiare il Pd nella corsa al Pirellone vorrebbe Bruno Tabacci come candidato alla presidenza della Regione. Per i democratici, che pure faticano a trovare un nome di spicco da opporre a Formigoni, sarebbe un prezzo troppo alto.