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Caos strisce blu e Ecopass, Edoardo Croci a rischio? La Moratti pensa di togliere le deleghe all'assessore

UPDATE! 28 ottobre
Venerdì si conoscerà il destino di Croci.

Sono solo voci per ora, nulla di confermato, ma sembra che ci sarà una nuova vittima nella giunta Moratti dopo gli ultimi 'silurati illustri' Sgarbi e Maiolo: l'assessore alla Mobilità, Trasporti ed Ambiente Edoardo Croci.

Il sindaco Letizia Moratti sarebbe pronta a togliere a Croci le deleghe su Trasporti e Mobilità, per lasciargli soltanto quelle all'Ambiente e sarebbe una richiesta arrivata direttamente dal Pdl, nella persona del suo coordinatore Ignazio La Russa.

La maggioranza sarebbe in subbuglio da molto tempo per colpa di alcune decisioni dell'assessore. Inoltre in città si collezionano malumori, soprattutto per quanto riguarda la situazione Ecopass e strisce blu.

E proprio a proposito di quest'ultimo problema vi mostriamo la lettera che un residente di viale Monza ha inviato al sindaco e all'assessore:

Oggetto: Regolamentazione della sosta in zona Viale Monza.

Sindaco Moratti, Assessore Croci,

Vi scrivo questa lettera aperta per farVi partecipi di un malcontento crescente, che rischia di sfociare presto in manifestazioni delle quali – ritengo di parlare a nome di un discreto numero di abitanti di Viale Monza – preferiremmo fare a meno.

Prima di procedere sarà utile un piccolo antefatto, per farVi capire come stiamo vivendo la vicenda di cui in oggetto: qualche mese fa sono iniziati i lavori di tracciatura delle strisce blu, "parte di una strategia complessiva per favorire la mobilità sostenibile e proteggere le aree residenziali nelle quali la domanda di sosta è superiore all'offerta".

Il virgolettato è preso verbatim da un avviso del Comune di Milano, comparso nelle bacheche delle nostre portinerie e firmato da Lei, Assessore. Posso essere così preciso perché quell'avviso l'ho anche fotografato, in preda allo SGOMENTO di quei giorni.

Ero totalmente stupefatto, perché la tracciatura delle strisce blu, per come è stata realizzata – trasformando la disposizione dei posti macchina da "spina di pesce" a "dritta" – ha praticamente men che dimezzato la disponibilità di parcheggio lungo Viale Monza. Prima, davanti a casa mia si riuscivano a posteggiare 10, 12, forse 14 automobili. Ora si arriva a 5 o 6 a malapena, complice anche l'incapacità di molti nello sfruttare correttamente gli spazi. Per quanto mi sforzassi, non riuscivo a capire come qualcuno potesse pensare che la situazione parcheggi sarebbe migliorata a fronte di una simile, incredibile decisione.

In effetti mi era sfuggito il lato VERAMENTE tragicomico della faccenda, ovvero quel "Farà eccezione Viale Monza nel tratto da p.Le Loreto al Rilevato Ferroviario come da segnaletica verticale" che integra il primo paragrafo dell'avviso di cui sopra. Per intenderci, dove si parla delle strisce blu "in cui residenti e dimoranti potranno parcheggiare gratuitamente, nell'arco dell'intera giornata, esponendo l'apposito pass".

Tre giorni fa ho visto dei fogli infilati sotto i tergicristalli delle automobili, sui quali era scritto più o meno "Siamo cittadini di seconda categoria! Il posteggio tra Loreto e i ponti della ferrovia sarà a PAGAMENTO anche per i residenti! 80 cent l'ora, 8 euro al giorno!". Ho sorriso e ho pensato: evidentemente chi ha scritto non sapeva del pass, ha solo visto i cartelli – ancora coperti – e non si è informato.

Poi però sotto il tergicristalli ci ho trovato anche un foglio, firmato dal Presidente del Gruppo Consiliare Lega Nord Matteo Salvini, che dice che "ricevute numerose segnalazioni dai residenti di Viale Monza" etc. "per provare a modificare questa scelta dell'Amministrazione sono a chiedere la Sua firma al modulo sottostante che consegnerò direttamente al Sindaco e all'Assessore competente insieme alla mozione che ho già depositato, dal titolo 'Nuova disciplina della sosta in Viale Monza, da P.le Loreto al Rilevato Ferroviario". E a quel punto son caduto dal pero. Eh si. Altro che pass.

Essendo io in (personale e legittimo) disaccordo con le idee politiche del Salvini, non firmerò quella mozione; nondimeno sono necessarie più azioni comuni, affinché ci si renda pienamente conto dello SCEMPIO che state per compiere. Ecco perché io, che sono un emerito nessuno, manderò questa lettera per conoscenza e con preghiera di pubblicazione a quanti sopra citati.

Sono sicuro, Assessore Croci, che con il curriculum che Lei vanta sul Suo sito Web avrà indubbiamente le capacità per valutare in profondità rischi e risultati che questa decisione comporta. Mi permetta però di riassumerli qui, a favore di chi magari ancora non si è fermato a pensarci sopra.

Il PRIMO ovvio risultato sarà quello, certo, di SVUOTARE Viale Monza, ma di CONGESTIONARE COMPLETAMENTE le vie limitrofe, già adesso allo stremo. Non viviamo in una zona per benestanti; oltretutto, le case sono di inizio secolo e non hanno parcheggi interni. Non vorrei mai essere nei panni dei Vigili / Ausiliari della Sosta che dovranno cercare di controllare, multare e fronteggiare una popolazione inferocita, costretta ad INVENTARSI dei parcheggi piuttosto che versare una parte cospicua del proprio stipendio nelle casse del Comune. Pensare di far spendere 8 EURO AL GIORNO per il parcheggio A TUTTI non è una buona idea. Insomma, state praticamente vietando ad un chilometro e rotti di abitanti e lavoratori (per due, uno a destra e uno a sinistra) di parcheggiare “nelle vicinanze” di case, uffici e negozi (non scrivo “davanti” perché quello era impossibile già da prima), e Questo è Male. Come ben sapete Viale Monza è zona già abbastanza tesa e problematica, più volte assurta agli onori (per così dire) della cronaca. Sarebbe meglio non gettare ulteriore benzina sul fuoco di malcontenti e convivenze già complicate.

Il SECONDO ovvio risultato sarà quello di PEGGIORARE la situazione della mobilità sostenibile e questo, Assessore Croci, a Lei così attento alle problematiche ambientali, dovrebbe dar da pensare. Mi spiego: io da anni mi sforzo di usare i mezzi pubblici, nonostante spesso non mi convenga. Ad esempio, per andare al lavoro in auto ci metto 20 minuti con tutti i comfort, mentre coi mezzi ci vogliono 45 minuti, tre cambi e tutti i vari disagi che noi affezionati utenti ATM ben conosciamo (voi non lo so). Ora, è ovvio che, non potendo lasciare l'auto parcheggiata in Viale Monza poiché non posso permettermi di versare nelle vostre casse qualche centinaia di euro al mese (o passare un paio d'ore al giorno alla ricerca di un parcheggio nelle poche e corte vie laterali), inizierò ad andare al lavoro – dove godo di uno splendido posto macchina fino ad oggi inutilizzato – in automobile. Alla faccia della mobilità sostenibile! Sono sicuro di non essere il solo in questa situazione; ci chiedete di usare i mezzi pubblici milanesi – nonostante la cronica, sconfortante, penosa situazione nella quale versano – e questi sono i vostri incentivi? Suvvia!

Il TERZO risultato – e mi fermerò qui, che mi sono già annoiato da solo – è quello finale, definitivo, senza appello, di sentirsi ancora una volta presi per i fondelli. La convinzione, parlando con la gente per strada, indipendentemente da qualsiasi credo politico, religioso, ideologico, culturale, è che dietro a tutti questi discorsi e parole – mobilità sostenibile, strategia, “proteggere”, “gratuitamente”, “tutelare i residenti” ci sia sempre e solamente la volontà di spremerci come limoni. Questo Non Fa Un Bell'Effetto.

Vi preghiamo, sinceramente, di ripensarci.

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