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La Santanchè si schiera con Libero e Il Giornale contro il canone Rai, gazebo in Piazza San Babila

A margine della prima Festa Nazionale della Libertà, era stata presentata l'iniziativa del quotidiano Libero, che insieme a IlGiornale sta conducendo una campagna contro la cosiddetta "tassa Santoro", ovvero il canone Rai.

Secondo quanto riporta questa mattina IlGiornale (foto) l'appello "non paghiamo più il canone Rai" ha ricevuto migliaia di adesioni e lettere di sostegno. Ha deciso di unirsi alla crociata anche l'ex deputata Daniela Santanchè, che si schiera insieme ai due quotidiani con i suoi gazebo.

Si parte a mezzogiorno proprio da Milano, da piazza San Babila, e a seguire si toccheranno moltissime altre città, come promettono.

Dopo la lotta al burqa ecco quindi il nuovo cavallo di battaglia della leader del Movimento per l'Italia, che spiega a IlGiornale:

"Mi pare sacrosanto che un cittadino voglia spendere i propri soldi per quello che crede e non per sovvenzionare chi sputa in faccia alla maggioranza del Paese"

Insomma i banchetti, prosegue il quotidiano, "daranno una mano a chi non se la sente più di sovvenzionare la faziosità a viale Mazzini, ricordando che la documentazione necessaria si trova anche sul sito del suo movimento".

Secondo la Santanchè "la battaglia è assolutamente legale, trattasi soltanto di una sorta di disobbedienza civile".

L'obiettivo è quello di racimolare il maggior numero di adesioni possibile e portare tutto sul tavolo del presidente del Senato Renato Schifani.

L'ex onorevole si scaglia anche contro il vignettista Vauro:

"è assurdo finanziare la mistificazione, l'insulto e l’oltraggio […] Già abbiamo il problema di quello che studiano i nostri ragazzi che, al mattino, imparano la storia su libri di testo partigiani; poi tornano a casa, la sera accendono la tv e chi vedono? Michele Santoro. Bene: io dico che è giunta l’ora di dire basta coi cattivi maestri"

Provocatoriamente la Santanchè chiede che, il giorno successivo ad Annozero, vada in onda un'altra trasmissione, ma "dalla parte del centrodestra". Con a guida magari Vittorio Feltri.

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