La sentenza Mills e l'indignazione di Silvio Berlusconi. Si può lasciar da parte la politica in un post che tratta di questo argomento? Direi di no, per questo le considerazioni personali portano una firma. Tenterò di stare alla larga dal sentimento antiberlusconiano che sta facendo capolino ovunque in queste ore (compito arduo), ma è impossibile non trattare l'argomento anche qui su Milano 2.0.
Perchè? Bè, il duro attacco alla magistratura milanese coinvolge direttamente questa città e la sua concezione di giustizia, in mano a toghe definite dal Presidente del Consiglio – in un passato non troppo remoto – "rosse".
Si sta tentando di mettere sotto accusa una magistratura che in piena campagna elettorale – secondo il governo – sta prendendo ferme posizioni politiche per danneggiare una parte politica. E' vero? Potrebbe essere, non vorrei abbandonare questa ipotesi, ma piuttosto chiedermi se sia accettabile l'atteggiamento di un "cittadino" che prende posizione rifiutandosi di essere giudicato da determinati giudici.
Se così fosse la Giustizia non potrebbe esistere, chiunque dovrebbe avere la possibilità di "decidere" se farsi processare o meno da un determinato giudice. Chiunque dovrebbe a questo punto poter utilizzare l'arma "Lodo Alfano" per decidere se sottoporsi alle decisioni di un Tribunale che si considera ostile. In caso di sentenza a proprio sfavore però l'indignazione non potrebbe mai far spazio alla pacifica rassegnazione. Credo. Anzi, ne sono certo.
La posizione del Presidente del Consiglio è oltretutto poco difendibile. Il lodo Alfano, approvato in tutta fretta, serviva proprio a salvarlo dall'imminente condanna del processo Mills. E non solo da quella, ci sono in ballo altri processi che si concluderanno a breve.E poi, a dirla tutta, calcoli che girano in questi giorni dimostrano che anche senza Lodo Alfano la prescrizione verrebbe comunque in aiuto al presidente.
Lodo Alfano a parte, si può smontare un processo con un discorso come quello qui sotto? Cioè, il tribunale giunge ad una conclusione e un Presidente del Consiglio sbologna la questione con un discorso di pochi minuti che dovrebbe servire a smontare la tesi dell'accusa. Un vero attacco alla magistratura milanese.
A voi la parola. La magistratura milanese è politicizzata? Sta facendo campagna elettorale? Sta svolgendo il proprio lavoro? Che ne so, direte voi, non vivo nelle aule del Tribunale di Milano. No, è vero, ma da cittadini abbiamo la possibilità di esprimerci a riguardo secondo le nostre esperienze e le informazioni che abbiamo.