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Expo 2015: riunione del Cipem venerdì a Roma. Glisenti sarà amministratore, ma preoccupano i "buchi" del passato

"Ho scritto a Letta per conoscere le proposte del Cipem in anticipo"

Così ha detto Filippo Penati, il grande escluso dalla torta Expo, in un ultimo tentativo di recuperare terreno visto che tra il potere di Silvio Berlusconi e quelli di Moratti-Formigoni non è rimasto molto altro.

Intanto pronti via con la progettazione: prima megariunione del Cipem a Roma venerdì a Palazzo Chigi. Spostamento quasi obbligato perchè visto che dovranno partecipare dieci ministri non si poteva far perdere loro le riunioni del Consiglio dei Ministri (prima che il ministro Brunetta si arrabbi per ulteriori assenze in Parlamento).

Il Tavolo Lombardia invece si riunirà al Pirellone. 

"E non sarà un posto dove ci si siede gratuitamente per vincere a poker, ma dove si sta perchè si paga un biglietto d'ingresso"

Invito non troppo velato di Formigoni a donare fondi, che allo stato attuale sono pericolosamente scarsi: "Ho già sentito molti privati che sono pronti a collaborare".

All'ordine del giorno della riunione di venerdì la nomina dell'amministratore unico (probabilmente e quasi confermato Paolo Glisenti) e l'approvazione dello statuto della Soge, la società che gestirà l'Expo.

Quest'ultimo punto è su un terreno pericolosissimo: si rischia infatti che si ricrei la disputa fra Regione, Provincia e Comune. Tutto per "colpa" dell'interpretazione del decreto: per la Regione quella dell'Expo sarà una gestione "collegiale" con il Cipem come "consiglio di amministrazione" e il Tavolo Lombardia come "regista di un sistema". La Moratti non ha più lo strapotere di prima, ma è comunque "pericolosa". Per non parlare poi del potere di veto su qualunque decisione che si è assegnato il premier.

Si ritorna punto e daccapo?

Formigoni lancia qualche frecciatina al sindaco:

"[consiglio] di andare alla velocità giust. Sapendo che bisogna andare rapidamente, ma che se si va troppo in fretta si può sbandare e uscire di strada.Come sa ogni buon pilota di Formula 1"

E frena Palazzo Marino, che vorrebbe utilizzare subito i "superpoteri", mentre lui ritiene necessario invocarli solo a due anni dall'evento, se si manifestassero particolari difficoltà.

Anche la Camera di Commercio si schiera con la Regione.

Intanto Repubblica disegna un ritratto di Paolo Glisenti, definito il "Richelieu della Moratti". Il che è tutto un programma. Anche considerando il fatto che quest'uomo dovrà gestire sì l'Expo2015, ma anche la sua dote di 4 miliardi di euro. Molti però sono preoccupati, perchè il curriculum di Glisenti non brillerebbe per successi imprenditoriali e manageriali. Anzi, ci sarebbero parecchi conti lasciati in rosso ai posteri. Come il buco della Carolco.

Intanto lo avevamo intervistato in occasione del Festival Internazionale dell'Ambiente
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