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Elezioni 2008, le riflessioni del giorno dopo: una valanga chiamata Lega, un PDL vincente, una sinistra a picco

E così siamo alle riflessioni del giorno dopo. Ieri abbiamo riportato in diretta i dati che sopraggiungevano dal Viminale, e tutti da subito si sono resi conto che la sconfitta di Veltroni, già nel tardo pomeriggio, era qualcosa di appurato. Una sconfitta a livello nazionale, che tuttavia nel nord si è trasformata in un vero disastro: tantissimi punti di distacco, con percentuali diverse, in tutte e tre le circoscrizioni della Lombardia.

Il dato su cui ragionare però è un altro: è quello della Lega. Un voto pesante, che sicuramente peserà sul prossimo governo. Ci sarà tanto nord, a questo punto, nel nuovo governo Berlusconi. Ma perchè la Lega ha ottenuto così tanto?

Bossi ha affermato, già ieri pomeriggio, che il dato era atteso, visto che ad ogni comizio della Lega, ha affermato lui stesso, le piazze erano piene. Sicuramente nel risultato della Lega ha influito anche la diffusa stanchezza nei confronti della politica di questi anni. Insomma, i voti di protesta, al nord, sono andati proprio alla Lega

Qui sotto uno screenshot che abbiamo preso dal sito della Lega Nord ieri sera. Sicuramente è indicativo. 

Ma parliamo della dichiarazione di Bossi ieri sera a Matrix. Tra problemi di collegamento, che probabilmente lo avevano indispettito, Bossi ha prima detto a Mentana che i suoi amici avevano preso una batosta (e Mentana era visibilmente imbarazzato) e ha poi affermato, sempre riferendosi a Mentana, che solo tra 50 anni torneranno al governo. Una classica uscita in stile Bossi.

Ha poi affermato: "E' stato un voto di opinione, la borghesia è tornata a votare Lega, è un voto dei lavoratori e della borghesia". Si è poi rivolto a Tremonti, che era in studio da Mentana: "Restiamo amici Tremonti, restiamo nella coalizione e vediamo di andare d'accordo. Faremo le riforme che dobbiamo fare".

Il grande successo della Lega nel Veneto è stato commentato da Tremonti, che ha detto: la Lega è tornata nelle città e nella borghesia. Anche per lui questo non è solo un voto di reazione, ma anche di opinione.

Vittorio Feltri, anche lui in studio, ha detto che Bossi è ancora un leone nell'animo, nonostante i problemi fisici. Ha poi fatto notare che la Lega ha colonnelli di tutto rispetto come Maroni, Castelli ma anche Calderoli, che molti sottovalutano per il modo spiccio di esprimersi ma che in realtà conosce politica e istituzioni. La lega, ha proseguito, si è comportata bene ed è riuscita a prendere tanti voti della borghesia. "Io stesso – ha detto Feltri -, per quello che ho ascoltato negli ambienti che frequento, avevo capito che il successo della Lega era nell'aria. Non si pensava però che Bossi riuscisse ad arrivare a questi livelli da vertigini".

Ma la Lombardia, ovviamente, non è solo Lega. Per quando riguarda il PDL, indipendentemente dai dati, si conferma la grande vocazione del nord nel votare a destra. Insomma, alla fine nessuna sorpresa, soprattutto dopo un risultato come quello dell'expo che sicuramente ha aiutato il centro destra in Lombardia. 

Da segnalare la scomparsa della sinistra dal nord. Un dato su tutti: a Sesto San Giovanni la sinistra Arcobaleno è intorno 5%. Basta per capire la crisi? 

Voi milanesi e lombardi cosa ne pensate di questi risultati? Soddisfatti? Delusi? Indifferenti?

I commenti qui sotto sono a disposizione. 

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