Il sindacato Al Cobas solleva dubbi sull'autenticità dello sciopero indetto per il rinnovo del contratto.
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Il contesto dello sciopero dell’8 novembre
Il sindacato Al Cobas ha espresso forti critiche riguardo alla manifestazione di sciopero prevista per l’8 novembre, sostenendo che le aziende stiano sfruttando questa occasione per i propri interessi. Secondo Al Cobas, lo sciopero dovrebbe essere un diritto e una scelta dei lavoratori, ma ci sono dubbi sulla reale volontà di partecipazione e sulle motivazioni che spingono i lavoratori a scioperare. La sigla sindacale, che non aderisce alla manifestazione, ha pubblicato una nota in cui sottolinea l’importanza di valutare le circostanze e le motivazioni che portano a una protesta.
La mancanza di trasparenza nelle piattaforme contrattuali
Al Cobas ha messo in evidenza come i lavoratori siano spesso all’oscuro dei contenuti delle piattaforme di rinnovo contrattuale. Questo è particolarmente preoccupante per i tranvieri, che non sanno per cosa stanno scioperando. Il sindacato sostiene che è fondamentale discutere e condividere le piattaforme prima che vengano presentate alle controparti datoriali. La mancanza di comunicazione e trasparenza da parte delle confederazioni sindacali è vista come un ostacolo alla partecipazione attiva dei lavoratori nella lotta per i propri diritti.
Critiche alla gestione dello sciopero
Al Cobas ha anche criticato la modalità con cui è stato organizzato lo sciopero dell’8 novembre. Secondo il sindacato, le aziende hanno un ruolo predominante nell’indire lo sciopero, costringendo i lavoratori a partecipare senza una reale scelta. Questa situazione è vista come una violazione del diritto di sciopero, che dovrebbe essere un atto consapevole e volontario. Al Cobas accusa le aziende di utilizzare lo sciopero come strumento per ottenere fondi dal governo, senza garantire che questi vengano effettivamente destinati ai lavoratori. La sigla sindacale conclude che è fondamentale che i lavoratori riprendano in mano i propri diritti e che lo sciopero torni a essere un’espressione autentica delle loro rivendicazioni.