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Il comune di Milano cerca nuovi volontari del servizio civile

Nuova opportunità di lavoro: il comune di Milano cerca 49 volontari da inserire nel servizio civile. In primavera altre 69 posizioni.

servizio civile milano
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Il comune di Milano apre le porte a 41 giovani che potranno iniziare a lavorare presso il servizio civile. Altre 69 posizioni saranno aperte invece a Primavera.

Come fare il servizio civile a Milano

Il comune di Milano ha aperto nuove 41 posizioni all’interno del servizio civile, così distribuiti: 5 posti nel settore Educazione, 34 posti nel settore Cultura, 2 posti nella Protezione civile.

I giovani interessati potranno inviare la propria candidatura fino alle ore 14.00 dell’8 febbraio del 2021.

Possono inviare le candidature solo coloro che hanno dai 18 ai 29 anni non compiuti.

I giovani che riusciranno ad entrare all’interno del servizio civile del comune di Milano riceveranno un rimborso spese mensile di 440euro. Per l’invio delle domande sarà possibile consultare una sezione dedicata presente sul sito del comune, oppure recarsi allo sportello Area Lavoro e Formazione, sito in via Larga n.12, dalle 9:30 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 16:00 previo appuntamento da fissare chiamando il numero di telefono 02 88452011 oppure il 02 88452387.

Le prossime novità

In primavera, ha già annunciato il comune di Milano, ci saranno ancora altre 69 posizioni libere. Per questo secondo gruppo di volontari del servizio civile da reclutare in primavera, verrà organizzata una seconda fase di selezione e solo allora saranno chiariti in quali ambiti saranno coinvolti i nuovi volontari.

Soddisfatta l’assessora alle politiche del lavoro, Cristina Tajani, che spiega: “Il servizio civile volontario rappresenta per i volontari un’importante occasione di crescita formativa e umana. Per l’Amministrazione è un prezioso strumento che contribuisce ad aiutare le fasce più deboli della società, rafforzare i servizi ai cittadini e la valorizzazione del patrimonio urbano. Le attività che vedranno coinvolti i volontari sono incardinate su progetti concreti che rendono possibile l’equilibrio tra esigenze formative dei volontari e bisogni della città: dalla valorizzazione del patrimonio artistico, all’integrazione culturale per finire con l’assistenza agli anziani e ai minori in difficoltà”.

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