Chi era Carla Nespolo, la prima presidente dell'Anpi donna, non partigiana, e prima parlamentare comunista.
Argomenti trattati
È morta il 4 ottobre 2020 Carla Federica Nespolo, politica italiana, dal 2017 presidente dell’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, prima donna, non partigiana eletta a questa carica. “Con immenso dolore, comunichiamo la scomparsa della nostra amatissima Presidente nazionale, Carla Nespolo. Lascia un vuoto profondissimo in tutta l’ANPI che Carla ha guidato dal novembre 2017 – prima donna Presidente – con grande sapienza, passione, intelligenza politica e culturale nel solco pieno della grande tradizione di autorevolezza ed eredità attiva dei valori e principi della Resistenza che ha contraddistinto la nostra Associazione fin dalla sua nascita. Non dimenticheremo mai il suo affetto nei confronti di tutti noi, la sua presenza continua anche negli ultimi mesi, durissimi, della malattia. Ciao comandante.” Scopriamo insieme chi era Carla Nespolo.
Chi era Carla Nespolo
Carla Nespolo nasce ad Alessandria nel 4 marzo del 1943. La sua famiglia era antifascista e suo zio, Amino Pizzorno, fu vice-comandante della VI zona partigiana tra Piemonte e la Liguria. L’esperienza familiare la porta a scegliere sin da giovane una vita impegnata nella politica contemporanea. Così, accanto al lavoro di insegnante, diventa nel 1970 consigliera regionale di Alessandria per il partito comunista, poi dal 1975 al 76 è assessore all’istruzione della Provincia di Alessandria. L’incarico diventa poi ancora più importante nel 1976 quando diventa deputata della Repubblica Italiana, sempre per il partito comunista. In questo periodo partecipa come segretaria alla commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. Poi diventa vice-presidente della Commissione Istruzione. Lo sarà anche quando, nel 1983, diventa Senatrice. Poi nel 1987, sempre da Senatrice, diventa vice-presidente della commissione ambiente, fino al 1992, quando termina la carica da Senatrice. Nel 2017 poi l’elezione a Presidente del’Anpi.
Le lotte
Carla Nespolo nella sua carriera politica ha portato avanti ed è riuscita a far diventare legge, importanti diritti dell’attuale legge italiana. Si è occupata in primis di formazione. Nel 1978 lavora alla creazione della Legge quadro della formazione professionale, volta a favorire l’occupazione, la produzione e l’evoluzione del lavoro conseguentemente all’evoluzione tecnologica e scientifica. Grazie a lei è stata aumentata la soglia di partecipazione ai concorsi pubblici fino ai 35 anni di età, è stato decentrata l’offerta formativa in Piemonte, così da alleggerire il polo didattico di Torino. E ancora è grazie a lei che è stata riformata la scuola superiore italiana e che si è introdotta l’informazione sessuale nelle scuole.
Poi molte sono le lotte importanti volte a sostenere i diritti delle donne. Si deve a lei la legge contro la violenza sessuale, la legge per la parità uomo-donna nel lavoro. Una parità che ha portato avanti anche con il suo esempio: prima parlamentare piemontese del partito comunista e prima presidente dell’Anpi, ad essere oltre che donna anche non partigiana, un’elezione che è stato anche un omaggio al contributo fondamentale dato nella Resistenza dalle donne.
Il ricordo di Beppe Sala
Con un tweet il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha voluto ricordare la Nespolo: “Oggi – ha esordito il primo cittadino – è venuta a mancare la prima donna a guidare l’Anpi come presidentessa. Presente ed entusiasta ha diffuso con passione i valori della Resistenza. Milano ti abbraccia“.
Oggi è venuta a mancare Carla Nespolo, prima donna a guidare l’@Anpinazionale come presidentessa, in carica dal 2017. Presente ed entusiasta ha diffuso con passione i valori della Resistenza. Arrivederci Carla, Milano ti abbraccia.
— Beppe Sala (@BeppeSala) October 5, 2020