Scoperti abusi all'interno di una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA): arrestato un infermiere per maltrattamenti su pazienti anziani.

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Il mondo delle residenze per anziani rappresenta un rifugio per coloro che necessitano di assistenza. Tuttavia, il tradimento della fiducia può avere conseguenze devastanti. Nella mattinata del 23 dicembre 2025, un operatore socio-sanitario di 46 anni, di origini peruviane e residente a Parabiago, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Legnano, accusato di maltrattamenti e violenza sessuale su due ospiti della struttura in cui operava.
Questa drammatica vicenda ha avuto inizio con la denuncia presentata da un familiare di un’anziana di 82 anni, completamente non autosufficiente. I familiari avevano notato segni di violenza sulla donna, portandoli a contattare le forze dell’ordine a ottobre, attivando così un’indagine approfondita.
Le indagini e la scoperta degli abusi
La Sezione Operativa del NOR di Legnano ha avviato un’indagine articolata avvalendosi di diverse tecniche investigative, tra cui l’uso di telecamere nascoste all’interno della residenza per anziani. Questo approccio ha rivelato un quadro di grande gravità, in cui l’infermiere si era reso responsabile di ripetuti abusi fisici e sessuali nei confronti delle sue vittime.
Condotte inaccettabili
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’infermiere si sarebbe approfittato della condizione di totale incapacità delle anziane, perpetrando le sue azioni durante le operazioni quotidiane di assistenza. Le violenze avvenivano quasi sempre quando era solo con le pazienti, permettendo così di agire indisturbato.
Reazioni e conseguenze
La notizia dell’arresto ha suscitato un forte senso di indignazione nella comunità locale. È inaccettabile che una figura professionale, normalmente dedicata alla cura dei più vulnerabili, possa abusare della propria posizione di fiducia. Questo caso ha messo in luce la necessità di un controllo più rigoroso all’interno delle strutture per anziani, per garantire la sicurezza e il benessere degli ospiti.
In seguito alle accuse, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Le indagini proseguono per accertare l’entità degli abusi e per identificare eventuali altre vittime che potrebbero non avere ancora denunciato.
Un appello alla vigilanza
Questo episodio serve da monito per tutti: è essenziale che i familiari prestino attenzione ai segni di maltrattamento e che le strutture siano dotate di meccanismi di controllo efficaci. La sicurezza degli anziani deve essere una priorità, e ogni singolo caso di abuso deve essere perseguito con la massima serietà. Solo così si potrà restituire dignità e protezione a chi, in una fase così delicata della vita, merita solo rispetto e cura.





