La comunità di Sarezzo è profondamente colpita dall'omicidio di Andrei Zakabluk, un barista italiano di origine ucraina, vittima di un brutale accoltellamento.

Argomenti trattati
La notte del 15 dicembre ha portato con sé una notizia sconvolgente per la comunità di Sarezzo, in provincia di Brescia: Andrei Zakabluk, un barista di 55 anni, è stato vittima di un tragico omicidio. L’evento si è verificato all’esterno del bar Bellavista, situato nella frazione di Ponte Zanano, un luogo fondamentale nella vita quotidiana della vittima.
Andrei, di origine ucraina ma naturalizzato italiano, è stato accoltellato intorno alle 23. Dopo l’aggressione, è stato immediatamente trasportato in condizioni critiche all’ospedale di Gardone Val Trompia, dove purtroppo è deceduto poco dopo il suo arrivo.
I fatti
Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione è avvenuta all’esterno del bar, proprio di fronte all’ingresso. Andrei stava lavorando nel locale di proprietà della moglie quando è scoppiata una lite con un cliente, Artenie Pirau, un moldavo di 32 anni. Testimoni riferiscono che il 55enne ha cercato di allontanare l’aggressore dal suo bar, ma la situazione è degenerata rapidamente, culminando in un violento attacco.
Il profilo dell’aggressore
Artenie Pirau, già noto per precedenti penali, è stato arrestato poco dopo l’omicidio. Si è presentato spontaneamente ai carabinieri di Villa Carcina, accompagnato dalla sua fidanzata, che ha confermato che una lite era scoppiata tra i due. Il coltello utilizzato per l’aggressione è stato rinvenuto in un cassonetto della spazzatura nelle vicinanze, evidenziando la premeditazione dell’atto.
Le conseguenze
La notizia dell’omicidio ha suscitato un’ondata di shock e indignazione tra i residenti di Sarezzo. Andrei era ben voluto e rispettato, non solo come barista, ma anche come padre e marito. La moglie, Olena, ha espresso il suo dolore e la sua rabbia, sottolineando che il marito era un uomo pacifico, senza precedenti penali. La scena del crimine, con le pozzanghere di sangue ancora visibili, è diventata un simbolo di un tragico evento che ha colpito profondamente la comunità.
Le indagini in corso
Le indagini sono ora nelle mani dei carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia, che stanno cercando di ricostruire il movente dietro l’omicidio. Si sospetta che potesse esserci un rancore preesistente tra la vittima e l’aggressore, che non era un cliente gradito al bar. Testimonianze e filmati di sorveglianza potrebbero fornire ulteriori elementi per chiarire la dinamica dell’evento.
La tragica scomparsa di Andrei Zakabluk non è solo un episodio di violenza, ma evidenzia anche le tensioni che possono esistere all’interno di una comunità. La sua memoria rimarrà viva tra coloro che lo hanno conosciuto e amato, mentre la giustizia dovrà fare il suo corso per garantire che atti di violenza simili non si ripetano.





