L'introduzione dell'assistente infermiere segna un importante progresso per il settore sanitario lombardo, volto a soddisfare le esigenze dei cittadini con maggiore efficienza e qualità.

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Il 18, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una risoluzione che istituisce la figura dell’assistente infermiere. Questa novità nasce dall’esigenza di potenziare il sistema sanitario, in particolare per le categorie più vulnerabili della popolazione.
Il consigliere regionale di Forza Italia, Giulio Gallera, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, frutto di una collaborazione proficua con la collega Carmela Rozza. L’obiettivo principale è creare un modello lombardo che vada oltre il semplice recepimento delle normative nazionali, garantendo al contempo un’educazione rigorosa e integrata.
La formazione dell’assistente infermiere
Il fulcro di questa nuova figura professionale sarà la formazione, che dovrà essere non solo rigorosa ma anche omogenea e ben integrata con le strutture sanitarie e sociosanitarie della regione. I corsi di formazione saranno gestiti da Polis-Lombardia e dall’Accademia di Formazione del servizio sociosanitario, collaborando con università e ordini professionali per assicurare standard elevati.
Struttura dei corsi
I programmi di formazione includeranno un tirocinio pratico presso le Aziende Socio Sanitarie Territoriali (Asst), in particolare nelle Case di Comunità, nei Consultori e in altre strutture dedicate all’assistenza. Questo approccio garantirà che gli assistenti infermieri acquisiscano le competenze necessarie per affrontare situazioni reali.
Al termine del percorso formativo, gli aspiranti assistenti dovranno superare un esame finale rigoroso, con l’intento di selezionare professionisti altamente qualificati e responsabili.
Un supporto strategico per gli infermieri
È fondamentale chiarire che la figura dell’assistente infermiere non intende sostituire il personale infermieristico esistente. Al contrario, opererà sempre sotto la supervisione degli infermieri, contribuendo in modo complementare alle loro mansioni. Questa sinergia sarà particolarmente importante per affrontare le sfide legate all’assistenza territoriale e alla gestione dei pazienti con malattie croniche.
Monitoraggio e qualità del servizio
Per garantire l’efficacia del nuovo modello, la Direzione Generale Welfare della Lombardia si occuperà di un monitoraggio continuo delle attività svolte dagli assistenti infermieri. Questo processo di controllo assicurerà che gli standard di qualità siano sempre rispettati, promuovendo un’assistenza sanitaria di alto livello.
L’introduzione dell’assistente infermiere rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento della sanità lombarda. Con un modello chiaro e orientato alla qualità, la Lombardia si prepara a offrire un supporto migliore e più efficiente ai cittadini, soprattutto a coloro che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità. Questo progetto ambizioso non solo migliorerà l’assistenza sanitaria, ma contribuirà anche a creare un sistema più resiliente e attento alle esigenze della popolazione.





