Un giovane egiziano di 21 anni è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio, dopo un grave incidente avvenuto in piazza Mercanti, a Milano.

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Un grave episodio di violenza ha scosso Milano il 25 novembre, quando un giovane di 19 anni è stato accoltellato in piazza Mercanti. L’aggressione, avvenuta vicino a un noto fast food, ha suscitato preoccupazione tra i residenti e i passanti, evidenziando la crescente incidenza di episodi violenti nella città.
Il presunto aggressore, un 21enne egiziano con precedenti penali e in situazione di irregolarità nel paese, è stato arrestato dalla polizia a Valsamoggia, in provincia di Bologna. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Milano, coadiuvate da testimonianze e filmati di videosorveglianza, hanno portato all’identificazione del giovane.
La dinamica dell’accoltellamento
La sera del 25 novembre, intorno alle 20, è scoppiata una violenta discussione tra i due giovani, che ha rapidamente degenerato in un’aggressione fisica. Il 21enne ha estratto un coltello e ha colpito la vittima con due fendenti: il primo all’addome e il secondo al torace. Dopo l’aggressione, il ragazzo è crollato a terra in una pozza di sangue, mentre l’aggressore si è dato alla fuga.
Intervento dei soccorsi
Immediatamente allertati, i soccorsi sono giunti sul posto e hanno trasportato il 19enne in codice rosso all’ospedale Fatebenefratelli. Grazie a un intervento chirurgico tempestivo, i medici sono riusciti a salvargli la vita, poiché le ferite riportate avrebbero potuto rivelarsi fatali senza un immediato trattamento.
Le indagini e l’arresto del sospettato
Dopo l’aggressione, la polizia ha avviato un’indagine approfondita, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano. Utilizzando le immagini delle telecamere e raccogliendo dichiarazioni da testimoni presenti, gli agenti sono riusciti a rintracciare il presunto aggressore. Il 21enne era fuggito a Valsamoggia, dove si era rifugiato a casa del fratello, ma gli investigatori sono riusciti a localizzarlo e a arrestarlo il 29 novembre.
Motivi alla base dell’aggressione
Secondo le prime ricostruzioni, il conflitto tra i due giovani sarebbe stato alimentato da motivi di gelosia legati a questioni personali. Questi screzi, che si erano accumulati nei giorni precedenti all’incidente, hanno culminato in un atto di violenza così estremo, sollevando interrogativi su come tali situazioni possano degenerare in aggressioni fisiche.
Conseguenze legali e situazione attuale
Il fermo del 21enne è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bologna, il quale ha disposto che il giovane resti in custodia presso la Casa circondariale di Bologna. La vicenda ha suscitato un forte dibattito pubblico riguardo alla sicurezza nelle città e alla necessità di affrontare il problema della violenza giovanile con misure adeguate.
Attualmente, la vittima si trova fuori pericolo, ma l’episodio ha lasciato un segno profondo nella comunità milanese, evidenziando la necessità di affrontare con urgenza il tema della violenza tra i giovani e i conflitti che possono sfociare in reati gravi.





