Otto sospetti sono stati arrestati a Milano per il loro presunto coinvolgimento in due rapine a mano armata.

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Due rapine a mano armata avvenute a Milano hanno portato a un’articolata indagine che ha consentito l’arresto di otto persone. Grazie all’uso di telecamere di videosorveglianza, tabulati telefonici e intercettazioni, la Polizia di Stato, sotto la direzione della Procura della Repubblica, ha potuto identificare i responsabili di questi crimini avvenuti nel primo trimestre del 2024.
Le rapine e il modus operandi dei colpevoli
Il primo episodio si è verificato in un laboratorio orafo in via Lodovico il Moro, dove tre individui travisati hanno simulato un arresto nei confronti di un complice. L’astuzia con cui hanno agito ha sfruttato la fiducia associata all’uniforme della polizia, permettendo loro di entrare nel laboratorio senza destare sospetti. Una volta all’interno, hanno minacciato il titolare e un dipendente con una pistola, legandoli con fascette di plastica.
Il bottino e la fuga
Dopo aver immobilizzato le vittime, i rapinatori hanno rubato gioielli grezzi e oro lavorato per un valore di circa 100.000 euro. Hanno poi rinchiuso i malcapitati nei locali del laboratorio prima di darsi alla fuga, facendo perdere le loro tracce. Questo primo crimine ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza nella zona, spingendo le forze dell’ordine a intensificare le indagini.
Un secondo colpo è stato effettuato in una gioielleria di Bollate, con modalità simili. In questo caso, un uomo travisato ha fatto irruzione con la scusa di controllare le telecamere di sicurezza. Anche qui, l’individuo ha facilitato l’ingresso di un complice, e insieme hanno minacciato il titolare con un’arma, costringendolo ad aprire la cassaforte.
Indagine e arresti
La risposta della polizia è stata rapida e coordinata. Attraverso un’attenta analisi delle registrazioni video e delle comunicazioni telefoniche, gli agenti hanno ricostruito le dinamiche delle rapine, identificando i membri della banda. In totale, sono stati emessi otto ordini di arresto: sette italiani e un serbo, di cui sette sono stati portati in carcere, mentre uno è stato posto agli arresti domiciliari.
Ruoli e complicità nella banda
Le indagini hanno rivelato che alcuni membri della banda avevano ruoli specifici. Due degli arrestati hanno fornito supporto logistico, mentre un altro ha contribuito a procurare veicoli rubati, facilitando così le fughe post-rapina. Questo livello di organizzazione ha reso le operazioni della polizia particolarmente complesse, richiedendo un approccio meticoloso per smantellare la rete criminale.
Impatto sulla comunità e risposte alle rapine
Le rapine hanno avuto un forte impatto sulla comunità milanese, alimentando un clima di paura tra i commercianti e i residenti. La polizia ha intensificato i pattugliamenti e avviato campagne di sensibilizzazione per migliorare la sicurezza nei negozi. Gli arresti recenti sono stati accolti con sollievo, ma le autorità locali sono consapevoli che la lotta contro la criminalità richiede un impegno continuo e collettivo.
L’operazione di oggi dimostra l’efficacia della collaborazione interforze e l’importanza di utilizzare la tecnologia per combattere la criminalità. La polizia di Milano continua a lavorare senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire ulteriori episodi di violenza.