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Milano Green Week: eventi sostenibili o solo marketing?

Scopriamo insieme se la Milano Green Week è un vero passo verso la sostenibilità o solo un evento di facciata.

La Milano Green Week, in programma dal 18 al 21 settembre, si propone come una celebrazione della sostenibilità, ma si solleva interrogativi sulla reale intenzione dell’amministrazione comunale. Con oltre 200 eventi distribuiti per la città, l’iniziativa sembra voler dimostrare l’impegno di cittadini e associazioni. Tuttavia, dietro questa facciata si cela una realtà più complessa.

Un evento per tutti o solo per pochi eletti?

La realtà è che, mentre l’amministrazione comunale esalta un programma ricco e variegato, è lecito interrogarsi sulla reale accessibilità delle iniziative proposte. Il convegno ‘Verso il piano del Verde e del Paesaggio’ si presenta come un momento di dialogo e confronto, ma chi parteciperà realmente? Spesso le stesse persone sono presenti a tali eventi, mentre quelli che vivono quotidianamente le problematiche ambientali rimangono esclusi da queste discussioni elitiste. Si può affermare che la voce dei cittadini venga realmente ascoltata o si tratta di un mero esercizio di marketing politico?

Analizzando i dati, emerge che solo una frazione della popolazione partecipa attivamente a simili eventi. Secondo le statistiche, le fasce più giovani e quelle economicamente svantaggiate sono spesso escluse dalle discussioni sulla sostenibilità. Non sorprende che molte delle iniziative siano organizzate in luoghi ‘inaccessibili’ per chi non dispone di mezzi di trasporto adeguati o non vive nelle zone più agiate della città.

Le vere sfide della sostenibilità

La vera sfida della sostenibilità va ben oltre il verde urbano e i convegni. È infatti noto che le città italiane, Milano inclusa, affrontano problemi gravi come l’inquinamento atmosferico, la gestione dei rifiuti e la crisi climatica. Il 19 settembre, il convegno sulla ‘foresta urbana e i rischi climatici’ si appresta a discutere strategie, ma ci si chiede se tali strategie vengano realmente attuate o rimangano solo sulla carta. Le tecnologie innovative, come il ‘Gemello Digitale’, possono rivelarsi strumenti utili, ma non possono sostituire l’impegno concreto e costante per la cura del patrimonio arboreo.

Inoltre, l’idea di ‘Comunità energetiche’ è interessante, ma quanti milanesi sono realmente informati al riguardo? Il rischio è che si discuta di condivisione dell’energia in un contesto in cui la maggior parte della popolazione è ancora disinformata sull’argomento. Promuovere la partecipazione attiva è fondamentale, ma senza un’adeguata formazione e informazione, questi eventi rischiano di diventare un gioco per pochi appassionati.

Conclusione: un evento di facciata?

La Milano Green Week si conclude il 21 settembre con il ‘No Parking Day’, un tentativo di liberare le strade per laboratori e attività che, per quanto lodevoli, non affrontano i problemi strutturali della città. La chiusura al traffico rappresenta un gesto simbolico, ma è sufficiente a cambiare una mentalità che spesso ignora le problematiche ambientali? Gli eventi costituiscono un passo nella giusta direzione, ma è necessario chiedere un vero cambiamento e rendere la sostenibilità un impegno quotidiano, non solo un evento annuale.

Si è di fronte a un’opportunità di crescita per la città o a un mero evento di facciata? Solo un pensiero critico e una partecipazione attiva possono condurre a un cambiamento reale. La vera sostenibilità inizia dal basso, e ogni cittadino ha il potere di fare la differenza.

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