L'Allianz MiCo di Milano ospita un evento che promette l'internazionalizzazione, ma è davvero la soluzione ai problemi delle aziende italiane?

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L’internazionalizzazione è spesso vista come una soluzione ai problemi dell’export italiano, ma questa narrazione merita di essere messa in discussione. L’evento Go International, in programma il 17-18 settembre 2025 all’Allianz MiCo di Milano, rappresenta un’importante occasione per oltre 100 aziende, con 40 workshop focalizzati su mercati promettenti come l’Africa e l’America Latina. Tuttavia, è opportuno interrogarsi su chi realmente beneficerà di questa iniziativa.
Il mito dell’internazionalizzazione
L’internazionalizzazione non è un processo semplice e non può essere ridotto a un evento di due giorni. Molti imprenditori credono che partecipare a fiere e workshop possa risolvere i loro problemi di competitività e penetrazione nei mercati esteri. Tuttavia, le aziende italiane, pur riconosciute per la loro qualità, spesso incontrano difficoltà nel comprendere le dinamiche e le esigenze specifiche dei mercati esteri.
Statistiche recenti rivelano che solo una piccola percentuale di aziende italiane riesce a mantenere una presenza soddisfacente all’estero per più di cinque anni. Questo solleva interrogativi sulla reale efficacia dell’internazionalizzazione, che potrebbe rivelarsi un termine abusato che promette opportunità, ma che si traduce in sfide quotidiane.
Un’analisi controcorrente della situazione attuale
È importante sottolineare che eventi come Go International non offrono soluzioni valide. Questi eventi, per quanto ben organizzati, possono trasformarsi in vetrine dove le aziende partecipano a una competizione superficiale, trascurando che la vera sfida consiste nel costruire relazioni solide e durature nei mercati esteri.
Le aziende partecipanti possono cadere nella trappola di un ottimismo ingiustificato. I workshop possono fornire informazioni utili, ma senza una strategia ben definita e un’analisi approfondita dei rischi e delle opportunità, il rischio di fallire è elevato. Non esiste una soluzione universale per l’internazionalizzazione; ogni azienda ha le proprie peculiarità e necessità, e un approccio ‘one-size-fits-all’ si rivela inefficace.
Conclusioni e riflessioni finali
In conclusione, l’evento Go International potrebbe apparire come un’opportunità allettante, ma è fondamentale guardare oltre la superficie. La vera sfida per le aziende italiane non risiede nella partecipazione a fiere, ma nell’adottare un approccio strategico e consapevole nei confronti dei mercati esteri. È tempo di abbandonare le illusioni e affrontare la realtà con un pensiero critico.
È essenziale che gli imprenditori valutino se l’internazionalizzazione rappresenti una necessità o un mito da sfatare. È fondamentale non lasciarsi ingannare dalle promesse di successi facili, ma costruire il proprio percorso con attenzione e strategia. Solo così sarà possibile competere e prosperare nel panorama globale.