La verità scomoda di una discarica abusiva a Cornaredo, con denunce e interventi che mettono in luce l'emergenza ambientale.

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Quando si parla di rifiuti e degrado ambientale, spesso ci giriamo dall’altra parte, come se il problema non ci riguardasse. Ma diciamoci la verità: la realtà è ben diversa e oggi, purtroppo, la cronaca ci regala un esempio lampante di come la trascuratezza possa trasformarsi in una vera e propria emergenza. A Cornaredo, la Polizia Locale ha scoperto una discarica abusiva che, sotto gli occhi di tutti, era rimasta ignorata, perché nessuno ha avuto il coraggio di affrontarla.
Una discarica a cielo aperto
Viviamo in un’epoca in cui l’abbandono dei rifiuti è un fenomeno sempre più comune, ma quando ci troviamo di fronte a una discarica abusiva di un chilometro quadrato, con tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi, la situazione diventa inaccettabile. Il 27 agosto, la Polizia Locale di Cornaredo ha messo in luce questa realtà allarmante, denunciando due cittadini di 62 e 67 anni per aver creato un vero e proprio attentato all’ambiente. Ma come è possibile che una simile situazione sia potuta accadere?
I rifiuti rinvenuti non erano semplici scarti domestici, ma materiali ferrosi e meccanici, che richiedono una gestione e uno smaltimento specifico. La legge è chiara: gestire i rifiuti in modo irresponsabile non è solo un atto di inciviltà, ma un reato punito dal Testo Unico Ambientale. Eppure, ci si aspetterebbe che una comunità come quella di Cornaredo, con le sue istituzioni, fosse in grado di prevenire simili situazioni, invece di doverle affrontare con misure di emergenza. In che modo è possibile cambiare questa narrativa?
L’azione della Polizia Locale e le responsabilità
Il Comandante Domenico Giardino ha rimarcato l’importanza di un’azione proattiva da parte dell’Amministrazione Comunale per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. La realtà è meno politically correct: non basta denunciare chi abbandona i rifiuti; è necessaria una strategia di prevenzione più ampia, che comprenda la sensibilizzazione della popolazione e un controllo più rigoroso del territorio. In un anno, oltre venti persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria. Ma cosa accade dopo? Ci sono misure concrete per evitare che simili episodi si ripetano?
Il sequestro dell’area è solo un primo passo. I danni arrecati all’ecosistema e alla salute pubblica sono difficili da quantificare e, spesso, invisibili fino a quando non diventa troppo tardi. È fondamentale che le autorità competenti non solo rimuovano i rifiuti, ma che indaghino a fondo sulle cause di questo abbandono indiscriminato. Dobbiamo chiederci: quali sono le radici di questo comportamento?
Conclusioni che disturbano ma fanno riflettere
La scoperta di questa discarica abusiva rappresenta un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Dietro ogni sacco di rifiuti abbandonati ci sono responsabilità, e la nostra società deve farsi carico di queste problematiche. La vera domanda che dobbiamo porci è: come possiamo evitare che situazioni simili si ripetano? È tempo di passare dalle parole ai fatti, di non limitarci a denunciare, ma di educare e attuare politiche di gestione dei rifiuti più efficaci.
Invitiamo tutti a riflettere sulla propria responsabilità nei confronti dell’ambiente. Non possiamo aspettarci che qualcun altro risolva i problemi che ci riguardano direttamente. Ogni piccolo gesto conta, e il cambiamento inizia da noi. Sei pronto a fare la tua parte?