Un evento ciclistico di prestigio, la Milano-Rapallo, festeggia 60 anni di storia e di passione per il ciclismo.

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Diciamoci la verità: la Milano-Rapallo non è solo una gara, è un rito che si rinnova ogni anno, una vera e propria celebrazione del ciclismo giovanile che merita di essere raccontata oltre le righe. Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, il Comune di Albairate ospiterà la partenza di questa storica competizione, giunta alla sua 60esima edizione. Un traguardo significativo, che non può passare inosservato, soprattutto in un contesto dove il ciclismo ha bisogno di eventi che ne esaltino la tradizione e l’impegno.
Un evento che unisce storia e futuro
La Milano-Rapallo, in programma il 20 settembre, non è solo un percorso di 206 chilometri, dei quali 181 di gara. Rappresenta un’opportunità per i giovani ciclisti di mettersi alla prova su un palcoscenico importante. La partenza da Albairate è programmata per le 12, ma il ritrovo inizierà già alle 8, segnando l’inizio di una giornata che promette emozioni e adrenalina. E l’arrivo sul lungomare di Rapallo? È previsto per le 16, un traguardo che non è solo una fine, ma l’inizio di una nuova avventura per questi atleti emergenti.
Il sindaco Flavio Crivellin ha sottolineato come la scelta di Albairate per la partenza di questa edizione sia un riconoscimento al lavoro svolto lo scorso anno. La realtà è meno politically correct: spesso i comuni si contendono eventi del genere, ma non sempre viene premiato il merito. Qui, invece, è stata riconosciuta la professionalità e l’impegno degli organizzatori, e questo è un segnale positivo per il futuro del ciclismo locale. Ma quanto è importante questo per la comunità? La risposta è semplice: tantissimo.
Preparativi e aspettative
Il villaggio delle squadre sarà allestito in Piazza Papa Paolo VI, mentre la presentazione dei team avverrà in piazza Don Bonati, luogo che ospiterà anche la partenza. Questo dimostra un’attenzione particolare nei confronti del coinvolgimento della comunità locale, che avrà l’opportunità di assistere a un evento di grande prestigio. Ma, diciamoci la verità: quanto spesso eventi di questo tipo riescono a coinvolgere realmente la cittadinanza? Spesso il ciclismo è visto come uno sport di nicchia, eppure qui si ha l’opportunità di farlo diventare un momento di aggregazione e festa.
Qualche settimana fa, la cerimonia di presentazione della maglia ufficiale ha infiammato ulteriormente l’entusiasmo attorno all’evento. La consegna al sindaco da parte di Roberto Portunato, presidente dell’Asd Velo val Fontanabuona, è stata un simbolo di un legame forte tra istituzioni e organizzatori. Ma ci si deve chiedere: è sufficiente? La risposta è complessa. La Milano-Rapallo deve diventare un catalizzatore di passione per il ciclismo, non solo un evento di un giorno, altrimenti che senso ha?
Conclusioni e riflessioni
In conclusione, la 60esima edizione della Milano-Rapallo rappresenta non solo un traguardo per i partecipanti, ma anche una sfida per tutta la comunità. È un invito a riflettere su come eventi di questo calibro possano diventare un volano per il turismo e l’economia locale. So che non è popolare dirlo, ma il ciclismo ha bisogno di più attenzione e supporto da parte delle istituzioni. Bisogna creare un ecosistema che vada oltre la competizione, che valorizzi il talento e coinvolga i giovani in un percorso di crescita personale e sportiva. In un’epoca in cui tutto è effimero, eventi come la Milano-Rapallo ci ricordano l’importanza della tradizione e della perseveranza. Invitiamo tutti a partecipare, a sostenere e a vivere il ciclismo in tutte le sue forme, perché il futuro è nelle mani di chi ha il coraggio di pedalare.