×

L’aumento della tassa di soggiorno a Milano: impatti e prospettive

L'aumento della tassa di soggiorno a Milano suscita interrogativi sull'equità e sull'utilità di queste entrate per la città.

Negli ultimi mesi, Milano ha assistito a un significativo aumento della tassa di soggiorno, che è passata da 5 a 7 euro per notte per gli hotel a quattro e cinque stelle. Questo incremento, motivato da eventi straordinari come il Giubileo e le prossime Olimpiadi Invernali, solleva una domanda cruciale: è davvero una mossa saggia per la città o rappresenta un peso eccessivo per i turisti? Analizzando i dati di crescita e le entrate generate, possiamo ottenere una visione più chiara della situazione.

I numeri dietro la tassa di soggiorno

Nel 2025, l’aumento della tassa ha portato a un incasso di 105 milioni di euro, un incremento notevole rispetto ai 70 milioni dell’anno precedente. Questo dato è indicativo di una strategia che, almeno a livello di incassi, sembra funzionare. Tuttavia, chiunque abbia lanciato un prodotto sa che le entrate non sono l’unico indicatore di successo. È fondamentale considerare la sostenibilità di tali misure nel lungo termine. La scadenza della norma speciale alla fine dell’Anno Santo pone interrogativi sulla sua proroga, giustificata dall’arrivo di due milioni di turisti attesi per i Giochi Invernali del 2026. Ma ci si può davvero fidare di queste previsioni?

Il Comune di Milano, confrontando la propria situazione con quella di Roma, dove la tassa può arrivare fino a 10 euro, cerca di rafforzare la propria posizione. Tuttavia, è essenziale analizzare se l’aumento delle entrate sia in linea con una crescita sostenibile del turismo e se queste somme siano effettivamente reinvestite in modo efficace nel welfare cittadino. In altre parole, cosa ne fanno davvero di questi soldi?

Lezioni dai casi di successo e di fallimento

Ho visto troppe startup fallire per aver ignorato il feedback del cliente e per aver preso decisioni basate su dati superficiali. La tassa di soggiorno, sebbene possa sembrare una soluzione rapida per incrementare le entrate, deve essere valutata in base all’impatto che avrà sull’esperienza dei turisti e sulla percezione della città. Non dimentichiamo che i turisti sono sempre più esigenti e attratti da esperienze autentiche.

Un caso interessante da considerare è quello di altre città che hanno aumentato le tasse turistiche senza un’adeguata strategia di reinvestimento. Sebbene queste località abbiano visto un incremento iniziale delle entrate, la mancanza di un chiaro piano di utilizzo delle risorse ha portato a una diminuzione del turismo e a un aumento del churn rate tra i visitatori. La lezione qui è chiara: le entrate devono essere collegate a miglioramenti tangibili nell’infrastruttura e nei servizi offerti ai turisti. Perché, alla fine, non si può aumentare la tassa senza migliorare ciò che si offre.

Takeaway per i fondatori e i manager del settore

Per i fondatori e i manager che operano nel settore del turismo e dell’ospitalità, la chiave è comprendere l’importanza del product-market fit (PMF) e della sostenibilità economica. L’aumento della tassa di soggiorno a Milano può essere visto come un’opportunità per migliorare i servizi, ma richiede una strategia ben definita. È fondamentale analizzare i dati di crescita e capire come questi si relazionano con l’esperienza del cliente. Stai davvero ascoltando ciò che i tuoi clienti vogliono?

Un’altra lezione importante è quella di ascoltare il mercato. Monitorare il churn rate e la soddisfazione dei clienti dovrebbe essere una prassi standard. Se i turisti iniziano a evitare Milano a causa di costi elevati, le entrate a breve termine potrebbero non compensare le perdite a lungo termine. La chiave è trovare un equilibrio tra le entrate generate e l’esperienza complessiva del visitatore. Non dimentichiamo che una città come Milano ha molto da offrire, ma deve anche sapere come valorizzarlo al meglio.

Leggi anche