La Task Force Animalista denuncia la mancanza di coordinamento nelle operazioni di soccorso.

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Un salvataggio drammatico
Il 22 febbraio, un lupo è stato trovato in difficoltà lungo il Naviglio Grande a Gaggiano, in provincia di Milano. L’animale, bloccato e terrorizzato, ha attirato l’attenzione della Task Force Animalista e dei Vigili del Fuoco, che sono intervenuti per salvarlo. Tuttavia, la situazione si è rivelata più complessa del previsto, evidenziando gravi lacune nel sistema di soccorso degli animali selvatici.
La denuncia della Task Force Animalista
Secondo la Task Force Animalista, il lupo, chiamato Nemo, è rimasto legato e in attesa di aiuto per ore, esposto alle intemperie e senza alcuna protezione. Nonostante l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno recuperato l’animale, la mancanza di coordinamento tra le autorità e le organizzazioni non governative ha ritardato le operazioni di soccorso. Carolina Sala, presidente della Task Force, ha sottolineato come la situazione fosse critica e come fosse necessario un intervento immediato.
Un sistema di soccorso inefficace
La Task Force ha evidenziato che, nonostante i ripetuti tentativi di contatto con i funzionari regionali, non è stata ricevuta alcuna risposta tempestiva. Questo ha portato a un ulteriore ritardo nel trasporto di Nemo verso un centro di recupero adeguato. La mancanza di comunicazione e coordinamento ha sollevato interrogativi sulla gestione delle emergenze legate alla fauna selvatica in Lombardia.
Il futuro di Nemo
Fortunatamente, Nemo è attualmente in cura presso il Centro Recupero Animali Selvatici di Monte Adone, dove gli esperti stanno monitorando la sua salute. L’assessore al Territorio, Gianluca Comazzi, ha dichiarato che il lupo sta ricevendo le cure necessarie e che il recupero completo richiederà circa un mese. Tuttavia, la situazione di Nemo mette in luce la necessità di riformare il sistema di soccorso per garantire che gli animali selvatici ricevano assistenza tempestiva e adeguata.