Un murale dedicato ai sopravvissuti della Shoah vandalizzato in un clima di intolleranza
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Un atto di vandalismo inaccettabile
Il recente vandalismo al murale dedicato ai sopravvissuti della Shoah, realizzato dall’artista aleXsandro Palombo, ha scosso profondamente la comunità milanese. Questo murale, situato sul perimetro della caserma Montello, rappresenta un tributo a figure emblematiche come Edith Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano, simboli viventi della memoria storica e della lotta contro l’antisemitismo. L’opera, realizzata in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz, è stata sfregiata, un gesto che non solo offende la memoria delle vittime, ma mette in luce un clima di crescente intolleranza e odio nella società contemporanea.
Il significato della memoria
La senatrice a vita Liliana Segre ha espresso il suo profondo rammarico per questo atto, sottolineando come l’indifferenza di fronte a simili episodi rappresenti una complicità inaccettabile. La memoria storica è un pilastro fondamentale della democrazia e della libertà, e atti come questo minano le fondamenta stesse della società civile. La Segre ha sempre sostenuto che la parola “indifferenza” deve diventare un monito per le generazioni future, affinché non si ripetano gli errori del passato. La sua voce, insieme a quella di altri testimoni, è cruciale per mantenere viva la memoria della Shoah e per combattere ogni forma di razzismo e antisemitismo.
Reazioni e solidarietà
Le reazioni al vandalismo sono state immediate e unanimi. Il presidente provinciale milanese dell’ANPI, Primo Minelli, ha denunciato il gesto come un attacco alla memoria collettiva e ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una risposta ferma da parte della società. Anche il Partito Democratico ha espresso la propria solidarietà ai sopravvissuti, definendo l’atto come un’offesa ai valori democratici. Il segretario del PD milanese, Alessandro Capelli, ha sottolineato l’importanza di un grande patto intergenerazionale per mantenere viva la memoria dell’Olocausto e onorare le vittime. Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha manifestato la sua preoccupazione per il clima di antisemitismo, chiedendo una risposta compatta da parte della comunità italiana e mondiale.