Un tragico incidente stradale spezza la vita di un pompiere amato e rispettato.
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Un incidente fatale
Venerdì sera, un tragico incidente ha portato via la vita di Filippo Masi, un vigile del fuoco di 59 anni, che ha dedicato oltre 33 anni al servizio della comunità. Mentre tornava a casa dopo un turno di lavoro, Masi è rimasto coinvolto in uno scontro tra quattro veicoli sulla provinciale 11 a Settimo Milanese. L’impatto è stato devastante e, nonostante i tentativi di soccorso da parte di un collega che ha assistito all’incidente, per lui non c’è stato nulla da fare.
Un professionista stimato
Filippo Masi non era solo un vigile del fuoco, ma un uomo che incarnava valori di umanità, professionalità e dedizione. Era capoturno del turno D presso il comando provinciale di Milano e, secondo i suoi colleghi, la sua presenza era sempre apprezzata. “Un uomo davvero speciale”, lo ricordano coloro che hanno condiviso con lui anni di lavoro e amicizia. La sua carriera era giunta a un punto culminante, con la pensione prevista per i prossimi mesi, ma il destino ha riservato un tragico epilogo.
Il dolore della comunità
La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente non solo i colleghi, ma anche l’intera comunità. Calogero Turturici, comandante dei vigili del fuoco di Milano, ha espresso il suo cordoglio, sottolineando la gentilezza e la disponibilità di Filippo. “Era sempre con il sorriso”, ha dichiarato un altro vigile del fuoco, che ha faticato a parlare di lui al passato. La caserma, un luogo di lavoro e di vita, oggi piange la perdita di un professionista esemplare e di un amico sincero.
Un tributo alla memoria
La scomparsa di Filippo Masi rappresenta una grande perdita per tutti coloro che lo hanno conosciuto. I suoi colleghi hanno voluto esprimere le loro più sentite condoglianze alla famiglia, sottolineando che sarà sempre ricordato con affetto e stima. “Caro Filippo, hai preso la strada per il paradiso”, è il messaggio di addio di un collega, che racchiude il dolore e la gratitudine per aver avuto la possibilità di lavorare al suo fianco. La sua eredità vivrà nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare con lui.