La comunità scientifica piange la scomparsa di un luminare delle neuroscienze.
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Un malore fatale durante un convegno
Giancarlo Comi, stimato professore onorario di Neurologia all’università Vita-Salute San Raffaele, è venuto a mancare all’età di 76 anni. La notizia della sua morte ha colto di sorpresa la comunità scientifica, poiché Comi ha avuto un malore mentre parlava a un convegno giovedì scorso. La sua scomparsa è stata annunciata dal virologo Roberto Burioni, che ha sottolineato l’importanza del contributo di Comi nel campo delle neuroscienze.
Un pioniere nella ricerca sulla Sla e Sclerosi multipla
Comi è stato una figura di spicco nella ricerca scientifica, specializzandosi in malattie neurodegenerative come la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e la Sclerosi multipla. Nel 2004, ha fondato l’Istituto di neurologia sperimentale presso l’Irccs San Raffaele, un centro d’avanguardia che ha diretto fino alla sua morte. Questo istituto ha giocato un ruolo cruciale nel progresso scientifico internazionale, contribuendo a importanti scoperte e innovazioni nel trattamento delle malattie neurologiche.
Un’eredità indelebile
La sua eredità non si limita solo ai risultati scientifici, ma si estende anche all’impatto che ha avuto sui pazienti e sui colleghi. Roberto Burioni ha descritto Comi come “uno dei neurologi più autorevoli al mondo”, un medico che ha dedicato la sua vita alla ricerca e al benessere dei pazienti. Anche Miuccia Prada ha espresso il suo cordoglio, ricordando Comi per la sua serietà, passione e impegno nel lavoro. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella comunità scientifica e tra coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.