×

Sala sostiene che il conteggio delle denunce risulta “inalterato” a causa di coloro che sono impiegati o studiano a Milano

Il sindaco di Milano sottolinea l'impatto dei "city user" sulle denunce di reato, mentre la città registra numeri preoccupanti: 124.480 furti, 4.170 rapine e 607 reati sessuali. La fiducia nelle istituzioni e il conteggio basato sui residenti contribuiscono alla distorsione dei dati. Milano al primo posto per l'indice di criminalità del 2024. Aumento delle denunce a livello nazionale, con un incremento dei crimini violenti. Milano supera le 7.000 denunce ogni 100.000 residenti, con picchi nei furti e nelle rapine. Leader indiscusso per i furti, al secondo posto per le rapine e i danneggiamenti, terzo per le violenze sessuali

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha affermato che il numero delle denunce potrebbe essere “esagerato” a causa dei “city user”, ovvero coloro che frequentano la città per lavoro o studio. Negli ultimi dodici mesi, Milano ha registrato 124.480 segnalazioni per furto, 4.170 per rapine e 607 per reati sessuali.

Fiducia nelle istituzioni e conteggio delle denunce

Durante un evento all’Arena Civica per commemorare il 163° anniversario della polizia locale, Sala ha spiegato che la fiducia nelle istituzioni tra i milanesi contribuisce a questo fenomeno. Ha anche sottolineato come il conteggio delle denunce sia basato sui residenti, senza considerare l’aumento della popolazione temporanea, il che distorce la vera misura dei reati per abitante.

Classifica del Sole 24 Ore

Inoltre, Milano occupa la prima posizione nella classifica del Sole 24 Ore riguardante l’indice di criminalità per il 2024, che analizza le denunce degli ultimi dodici mesi, evidenziando così le “province meno sicure”. La lista è dominata da grandi centri urbani e luoghi di grande afflusso turistico, con Roma e Firenze che seguono la città lombarda.

A livello nazionale

A livello nazionale, per la prima volta dal 2013, si osserva un incremento delle denunce, pari al 3,8% rispetto all’anno precedente, con un significativo aumento dei crimini violenti, quali omicidi, aggressioni, lesioni e rapine. Questo è quanto riportato in un articolo del quotidiano. A Milano, le segnalazioni di reati superano le 7 mila ogni 100 mila residenti. “Nel capoluogo lombardo, sempre ai vertici di questa graduatoria, le denunce sono aumentate del 4,9% rispetto ai periodi ante COVID-19, con picchi nei furti e nelle rapine”, evidenziato dal “Sole”. La città è posizionata al “terzo posto per le violenze sessuali e al quinto per i reati legati agli stupefacenti”.

Furti a Milano

Per quanto riguarda i dati milanesi, il capoluogo risulta il leader indiscusso nella categoria furti, con ben 124.480 denunce, il valore più alto in Italia. A incidere sono in particolar modo i furti con strappo, quelli effettuati con abilità, gli scippi da veicolo in sosta e i furti nei negozi, con Milano che non riesce mai a oltrepassare il secondo posto in questa triste classifica. Le denunce relative ai furti in casa superano poco più di 9.500.

Rapine a Milano

Passando al tema delle rapine, un altro aspetto critico per la città, Milano si colloca al secondo posto, con 4.170 denunce in un anno. Le rapine in strada, ammontanti a 2.700, insieme a quelle nei negozi, 413, rappresentano la parte principale del problema. Anche i dati sui danneggiamenti sono allarmanti: in un anno si registrano 31.090 denunce, con Milano che si aggiudica automaticamente il secondo posto.

Violenze sessuali a Milano

Infine, i numeri relativi alle violenze sessuali sono allarmanti: nelle segnalazioni annuali se ne contano 607, il che classifica il capoluogo lombardo come la terza città italiana per questo tipo di reato, con 24 di queste che hanno visto coinvolti ragazzi di età inferiore ai 14 anni.

Leggi anche