Così come Leonardo Da Vinci sosteneva che l’esperienza del volo comporta un’osservazione perenne del cielo, così molti allievi della scuola Maxwell a Milano hanno inaugurato l’anno accademico con l’obiettivo di aspirare alle vette. La Maxwell, situata in Via Don Calabria, offre un’ampia scelta formativa, suddivisa in quattro settori: trasporti e logistica, meccanica e meccatronica, elettronica ed elettrotecnica e un liceo scientifico specializzato nelle scienze applicate. La direttrice generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Luciana Volta, ha dato il benvenuto agli studenti al suono della prima campanella del nuovo anno scolastico, lodando la passione che contraddistingue lo staff della scuola e sottolineando come l’innovazione sia fondamentale per tenere il passo con i tempi che cambiano. Tuttavia, non ha mancato di ricordare le sfide che si presentano a livello regionale, data l’ampia popolazione studiante della Lombardia, superiori in numero agli abitanti del Belgio, e l’ingente quantità di aspettative depositate.
Al Maxwell, l’anno didattico è stato inaugurato con l’introduzione della Dada, Didattica per ambienti di apprendimento, destinata a dinamizzare le lezioni. Leonardo Ferrari, studente dell’indirizzo aeronautico della scuola e diciottenne, ha reso noto il suo apprezzamento per questa novità, ritenEndola particolarmente appropriata per gli studenti del suo corso, che prediligono l’apprendimento pratico in laboratorio.
Quest’anno è stato un anno di inizio molto impegnativo- dice Franco Tornaghi, il preside della scuola – con l’avvio della Dada. Tra i vari laboratori, uno in particolare utilizza simulatori di volo che insegnano non solo come decollare, ma anche come gestire un aeroporto completamente. Gli studenti sono molto entusiasti, incluso Edoardo Romano, un ragazzo di 18 anni di Basiglio: “Ho sempre nutrito un interesse per l’aviazione civile e militare e mi piacerebbe entrare nell’aeronautica militare e diventare un pilota di caccia. Tra le attività più utili a scuola ci sono i simulatori di volo, che ci permettono di sperimentare sia la torre di controllo che la cabina del pilota”. L’anno scolastico ha anche segnato un forte impegno verso l’efficienza energetica, con azioni attualmente in atto nei quattro istituti Maxwell, Besta, Natta e Molinari. All’interno del progetto “Territori virtuosi”, finanziato dalla Regione Lombardia e da un consorzio pubblico-privato, sono in corso lavori come l’installazione di un cappotto termico, la sostituzione dei vecchi serramenti, dei generatori di calore e dell’impianto solare termico.
Al liceo Maxwell, la popolazione femminile è in aumento. Una delle studentesse, Elisa Mioc da Seregno, ha spiegato il suo amore per il volo come ragione della scelta del corso aeronautico. Afferma che l’impegno richiesto in questa scuola non è inferiore a quello di un liceo. L’accento posto sulla scienza ha attratto anche Iacopo Chiavelli, diciottenne di Milano. Ha detto: “Volevo un indirizzo scientifico e avevo molti licei tra cui scegliere, ma ho optato per questo istituto tecnico per la competenza degli insegnanti, per la disponibilità ad apprendere anche dagli studenti e per i laboratori ben attrezzati di chimica, biologia e fisica. Il mio obiettivo è diventare un ingegnere aerospaziale”.
Franco Tornaghi, dirigente del liceo, ambisce a obiettivi sempre più elevati per la sua scuola. Dice che istituti tecnici come il Maxwell hanno un potenziale enorme. Purtroppo, sussiste ancora la mentalità che associa il liceo a studenti virtuosi, l’istituto tecnico a studenti mediocri, e l’istituto professionale a studenti con difficoltà a frequentare altre scuole. Tornaghi sottolinea l’importanza di dimostrare attraverso i risultati degli studenti che questa concezione è errata.