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Corona è accusato di tentativo di estorsione: “Mi minaccia con video a luci rosse”. La risposta: “Desidera un rapporto”

L’accusato Fabrizio Corona, un tempo a capo dell’impero dei paparazzi, risponde in tribunale alle accuse di estorsione affermando che la donna semplicemente “cercava una relazione sentimentale”. “Corona ha girato filmati privati contro il mio volere. All’inizio prometteva di farmi guadagnare enormi somme di denaro, lodava il mio talento, per poi minacciarmi con i video registrati, tutto ciò per intimidirmi”, sono queste le parole della donna che ha accusato l’ex fotografo, ora sotto processo per presunta estorsione. La donna, rappresentata dal legale Angelo Morreale, aveva intrapreso una collaborazione con Corona nel 2021 per promuovere un libro che voleva pubblicare, secondo quanto ricostruito nelle indagini condotte dal pm Antonio Cristillo e dai Carabinieri. Successivamente, secondo le accuse, sarebbe stata vittima di un presunto ricatto da parte dell’ex fotografo delle celebrità, che riguardava fotografie intime che la ritraevano e che lui aveva scattato. Dopo la testimonianza della donna, in un’atmosfera tesa, Corona è stato ammonito dal pm e dal giudice, chiedendogli di mantenere un comportamento e un tono appropriati. Al suo ritorno alla libertà l’anno scorso, l’ex fotografo ha fatto dichiarazioni spontanee. “Ho frequentato le donne più attraenti e conosciute. Perché avrei dovuto essere interessato a lei? Il suo obiettivo era spendere 40mila euro per avere una relazione con me. Sono già stato in prigione per 15 anni, perché avrei dovuto ricattare lei? Sta mentendo per pura vendetta, era a conoscenza dei video girati” ha dichiarato Corona.

Secondo le accuse, Corona avrebbe tentato di impedirle di intraprendere azioni legali contro di lui per assicurare il pieno adempimento del contratto di “servizi editoriali” che lui si era impegnato a “promuovere” il suo libro. Avrebbe inoltre minacciato sottilmente di diffondere “video che li mostravano in situazioni intime” nel corso di una telefonata che era stata registrata da lei, nel caso in cui lei gli avesse mosso un’azione legale.

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