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Nel panorama degli sviluppi dei parchi cittadini a Milano, con un’attenzione particolare alle ex aree ferroviarie, l’amministrazione comunale sta esplorando l’opportunità di affidare la gestione di tali spazi a operatori privati.
Questo approccio si propone di alleggerire l’onere finanziario che il Comune dovrebbe sostenere se gestisse direttamente tali parchi, prendendo in considerazione esperienze passate come City Life e la Biblioteca degli Alberi.
Il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso un giudizio positivo riguardo all’opzione di coinvolgere il settore privato nella gestione dei parchi cittadini, soprattutto quelli di nuova creazione.
Questo annuncio è stato formulato nel corso del forum italo-saudita che ha avuto luogo nella città, senza tuttavia implicare una privatizzazione dei parchi pubblici già esistenti.
Sala ha condiviso con i media la sua prospettiva: “Quando vi sono operatori privati disposti a condividere la responsabilità nella gestione di queste aree, perché non dovremmo accoglierli? Spesso celebriamo la forza di Milano come esempio di sinergia tra settore pubblico e privato.
Dovremmo quindi valutare positivamente l’interesse dei privati a gestire tali spazi, specialmente quando si tratta di parchi non tradizionali. Va precisato che i parchi tradizionali rimarranno sempre sotto la nostra supervisione”.
Per evidenziare l’approccio flessibile e pragmatico, il Sindaco ha fatto riferimento all’esempio della Biblioteca degli Alberi, realizzata da Coima a Porta Nuova. L’obiettivo è evitare un approccio ideologico rigido e considerare le singole situazioni nella loro specificità.
Un esempio concreto è il parco di City Life, dove recentemente è stata rinnovata la collaborazione tra il Comune di Milano e la società costituita da Allianz e Generali per lo sviluppo dell’intero quartiere.
Il futuro prevede la realizzazione di nuovi parchi in ex aree ferroviarie, come San Cristoforo e Farini, oltre ad altri siti che ospiteranno ampie aree verdi pubbliche. Ulteriori progetti includono la piazza d’Armi dietro la caserma Perrucchetti e la Goccia a Bovisa.
La gestione diretta di questi spazi da parte del Comune comporterebbe un notevole impegno finanziario per le casse pubbliche.