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Sul Ponte della Ghisolfa è stata tracciata una pista ciclabile abusiva.
Non è la prima volta che accade, ma questa volta, Palazzo Marino condanna duramente il gesto irresponsabile.
Arianna Censi, assessore alla Mobilità, ha spiegato in un post su Facebook: “Oltre al danno economico causato al Comune di Milano, che dovrà spendere denaro pubblico per far rimuovere la pittura a terra, sono state messe in pericolo centinaia di persone, gli automobilisti e gli stessi ciclisti che hanno percorso quel tratto di strada abusivamente modificato“.
Non è stata apposta alcuna firma sulle corsie tracciate a mano sull’asfalto, ma sul cavalcavia che collega piazzale Lugano con viale Monte Ceneri è spuntato un volantino: “Non potevamo aspettare un altro anno – il secondo dall’incidente – senza fare nulla. C’è chi fa manifestazioni, appelli, striscioni, senza ottenere ascolto, sembra. Noi, invece, agiamo e continueremo a rifare questa ciclabile popolare finché il Comune non darà il via ai lavori, o perlomeno non smetterà di cancellare la nostra“.
Evidente il riferimento all’incidente avvenuto sul ponte della Ghisolfa due anni fa, con la ciclista 27enne Beatrice Macrì che rimase in coma per due settimane.
La pista ciclabile in questione era stata prescelta tra le proposte del bilancio partecipativo del biennio 2017-2018, ma successivamente Palazzo Marino aveva fatto sapere che sarebbe costata molto più del previsto.
Più volte si sono svolte manifestazioni, l’ultimo flash mob, all’inizio di giugno.
L’assessore Censi ha sottolineato: “Non sono contraria alla ciclabile sul ponte della Ghisolfa, abbiamo fatto decine di ciclabili e faremo anche questa, ma quando si decide di intervenire su un tratto di strada così particolare si deve fare con criterio, con un progetto serio e sicuro per tutti“.
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