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Nella giornata di martedì 22 marzo è entrato in funzione l’impianto di Mm, realizzato in via Castrovillari, che confeziona l’acqua del sindaco in brick di cartone sostenibile.
Attualmente, le confezioni saranno fornite alla protezione civile -al fine di distribuirle alla cittadinanza in caso di guasto o interruzione localizzata del servizio- a Milano Ristorazione e, inoltre, potrà essere distribuita nel corso di eventi particolari sul territorio meneghino come le ‘week’, i concerti, le manifestazioni culturali e quelle sportive.
Elena Grandi, assessore all’ambiente, ha chiarito: “Un’iniziativa che nasce dall’intento comune dell’Amministrazione e di MM di sensibilizzare operatori, turisti e privati cittadini al consumo dell’acqua potabile del rubinetto“.
Un vero e proprio invito a una scelta necessaria: l’utilizzo di acqua in brick di cartone è un gesto consapevole indirizzato alla riduzione del consumo di plastica monouso. Inoltre, l’acqua dell’acquedotto è a ‘chilometro zero‘.
Simone Dragone, presidente di Mm, ha sottolineato: “È l’acqua del Sindaco, quella che esce dal rubinetto di casa, che esce dalle 650 fontanelle, che sgorga dalle 53 casette dell’acqua e che viene inscatolata per poter essere distribuita a tutti attraverso molteplici canali”.
Tra gli obiettivi principali emergono la valorizzazione dell’acqua di rete e la riduzione dell’inquinamento. Nel capoluogo lombardo vengono distribuiti e depurati oltre 200mln di m3 di acqua, restituendone oltre 50 milioni all’ambiente per uso agricolo.
L’acqua del sindaco è sottoposta regolarmente ad un monitoraggio continuo secondo un programma di campionamento condiviso con l’agenzia di tutela della salute (Ats). Le perdite idriche, pari al 14% contro il 45% della media italiana, sono “in costante diminuzione” fanno sapere dal Comune.
L’acqua di Milano, classificata come ‘oligominerale’, possiede un valore medio del residuo fisso che varia, tra le diverse zone, dai 200 ai 450 mg/L.
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