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L’assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato, a seguito dell’ennesima aggressione a due ragazzi di 21 e 22 anni, avvenuta davanti al Politecnico di Milano nella notte tra sabato e domenica 6 marzo, chiede una mappatura delle baby gang.
L’ex vicesindaco ha affermato: “Bisogna procedere come ha fatto il prefetto a Padova e mappare i membri delle baby gang in modo da individuarli subito”. Tra le zone della movida abbandonate a se’ stesse: Piazza Leonardo Da Vinci, via Lecco, Piazza Gae Aulenti, i Navigli e le Colonne di San Lorenzo.
De Corato ha aggiunto: “Risse, aggressioni, rapine e violenze: bisogna mappare le baby gang e sfruttare tutti i mezzi a disposizione per prevenire questi reati. Dove sono le telecamere? In queste zone ‘calde’ sono in numero sufficiente e vengono adeguatamente utilizzate?”.
Durante un incontro con la stampa, il maggiore dei carabinieri Silvio Maria Ponzio ha denunciato la presenza di 13 baby gang nel capoluogo lombardo.
Lo ha reso noto nella giornata di martedì 2 marzo, quando è stata illustrata l’attività di indagine che ha portato all’arresto di alcuni membri della baby gang Z4, operante tra Corvetto e Calvairate.
Secondo i detective, le baby gang sarebbero formate da giovani ragazzi cresciuti in contesti difficili ai margini della città. L’elemento che contraddistingue le baby gang è il forte legame col quartiere, il contesto di case popolari nel quale vivono e la competitività con le altre organizzazioni meneghine.
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