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Il sindacato Sulpm lancia un’iniziativa e invia un documento al Comando di piazza Beccaria annunciando che degli “eventuali danni alla salute derivanti dall’inoculazione del vaccino anti-Covid 19” dovrà occuparsene anche il Comune, e non solo il Governo che ha varato il decreto “sull’obbligo vaccinale per gli appartenenti alla polizia locale“.
Fin da ottobre, il sindacato si è sempre opposto all’introduzione del green pass nei luoghi di lavoro, a cominciare dalle sedi dei vigili. A mettere nero su bianco la presa di posizione: il segretario Daniele Vincini e la delegata Rsu della Città metropolitana di Milano Grazia Ingrao, i quali si rivolgono ai colleghi non ancora immunizzati dal coronavirus. Questi ultimi saranno costretti a sottoporsi al vaccino anti Covid-19, in quanto da oggi sarà obbligatorio avere il certificato verde “rafforzato” per alcune categorie -personale scolastico, dipendenti delle strutture sanitarie, forze dell’ordine e municipale-.
I non vaccinati rimarranno a casa senza stipendio, preservando il posto di lavoro.
Nel volantino siglato dal segretario e dalla delegata Rsu si legge: “Sentiamo in ogni dove parlare di senso di responsabilità nell’effettuare l’inoculazione del vaccino per la tutela di tutti, salvo poi che ti chiede ciò dimentica il proprio senso di responsabilità nella tutela di coloro che ne subiscono eventuali eventi avversi, che ormai gli stessi dati delle Agenzie sanitarie di Stato ed europee hanno conclamato”.
E prosegue: “Lasciare alla fame degli onesti lavoratori, a qualsiasi categoria appartengano, è poco etico, soprattutto per l’esito negativo che lo stesso green pass ha sortito, in quanto, da non strumento sanitario, ha dato il lasciapassare senza controllo alcuno anche a portatori del virus, incoscienti di esserlo”.
Il Sulpm ha optato per due soluzioni:
Per concludere: “Imponendo l’obbligo vaccinale, parte datoriale è responsabile della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro dei propri lavoratori, ergo anche per eventuali danni alla salute che i predetti dovessero subire”.
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