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L’idea della passerella sospesa tra i due Arengari di Piazza Duomo per ampliare le sale espositive del Museo del Novecento torna a far parlare di sé.
La Sovrintendenza per i beni architettonici aveva contestato la struttura, a causa di alcuni dubbi.
Nel pomeriggio di giovedì 18 novembre, durante la presentazione della mostra ‘Grand Tour’ alle Gallerie d’Italia, il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha riportato alla luce il progetto. Franceschini, riferendosi alla passerella, ha affermato: “E’ un simbolo a cui io credo molto.
Nel rispetto delle competenze autonome delle Soprintendenze. Penso che siamo in un Paese che ha vinto nel ‘900 la battaglia della tutela dei centri storici. Poi è successo che un Paese meraviglioso che ha visto sedimentarsi gli stili gli uni sugli altri, la bellezza è anche nella sovrapposizione, si è fermato, a metà del ‘900, pensando che fosse un violare la tutela avere degli innesti di architettura contemporanea di grande qualità. Ma questo è un modo di proseguire questo arricchimento.
E il collegamento tra i due Arengari lo vedo come simbolo“.
Franceschini conclude: “Milano è la prova che si può riuscire ad essere luogo che mantiene intatta la tradizione ma diventa anche riferimento per il futuro“. Interviene anche il sindaco di Milano Beppe Sala, aggiungendo che il progetto di collegamento tra i due Arengari: “Lo abbiamo presentato, speriamo che abbia accesso ai fondi del Pnrr“.
Come rendere il percorso espositivo facilmente fruibile dai visitatori? Il Comune ha ipotizzato fin da subito una passerella, messa in dubbio dalla sovrintendente Antonella Ranaldi, la quale suggeriva un passaggio sotterraneo. Nel bando per il concorso internazionale Novecentopiùcento veniva chiesta la presentazione di due soluzioni: la passerella aerea e un percorso esterno di attraversamento di via Marconi.
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