Lezioni in biblioteca e areazione costante: il piano per la ripartenza delle scuole.
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Il 13 settembre riprenderanno le lezioni e tutti i ragazzi torneranno in aula tra i banchi scolastici.
Rientro a scuola: no classi pollaio
La priorità di questo nuovo anno scolastico 2021/2022 sarà riportare in classe il 100% degli studenti: passa in secondo piano l’obbligo di distanziamento di un metro, che risulterà difficile da rispettare nelle classi più numerose.
Il dirigente del liceo classico Beccaria, Simonetta Cavalieri, si confida “Sono preoccupata. Avere tutti i ragazzi a scuola è un bene, ma parliamo di numeri difficili da gestire. Lo scorso anno abbiamo ricavato alcune aule grandi con dei lavori, ma tutte le classi sono numerose. Ora lavoriamo all’assegnazione degli spazi e ai turni di ingresso e uscita. L’intervallo sarà in classe e l’aerazione continua, anche se le nostre finestre sono basculanti“.
Rientro a scuola: “è giusto tornare in presenza”
I dirigenti ammettono che il problema principale sussiste al momento della formazione delle classi.
La preside del liceo artistico di Brera, Emilia Ametrano, dichiara “Le prime sono numerosissime perché dobbiamo per forza accogliere i ragazzi, la soluzione ideale sarebbe creare un nuovo liceo artistico. E pesano le bocciature ‘accumulate’ lo scorso anno”. I gruppi più numerosi verranno ospitati in alcuni laboratori, mentre negli spazi senza distanziamento servirà un’aerazione frequente. La preside conclude “Non possiamo sapere cosa succederà nei prossimi mesi, ma è giusto tornare in presenza“.
Pensiero condiviso dalla preside dell’istituto Torricelli, Georgia Lauzi, in attesa dell’esito degli esami di riparazione per sapere il numero esatto degli studenti per classe. La preside spiega “anche un ragazzo in più fa la differenza. Per noi paradossalmente il problema non sono le classi più numerose (quelle del liceo sportivo hanno oltre 30 alunni) che staranno negli spazi più grandi, in biblioteca e nell’aula del collegio docenti, ma quelle ‘medie’ da circa 25 allievi, che andranno in aule in cui lo scorso anno stavano in 22. Per queste aule, circa 15, abbiamo acquistato dei sanificatori d’aria“.
Rientro a scuola: la preoccupazione
Secondo la preside dello scientifico Vittorio Veneto, Patrizia Cocchi, è necessario “gestire l’aspetto dei flussi“, ma subito aggiunge “Nel nostro caso a scuola ci sono circa 1.700 persone, nonostante la previsione di sensi unici e percorsi diversificati il problema rimane“. L’unico jolly da giocare è scaglionare le presenze in base agli orari: “In base dei due turni previsti alla prefettura facciamo in modo che a scuola ci siano tutte le classi solo nelle due ore centrali”. Infine, conclude: “Tutto è studiato nei particolari, ma i ragazzi si muovono. Prevediamo l’aerazione continua dei corridoi, invitiamo i docenti a tenere la porta aperta e apriamo le finestre delle aule per 5 minuti alla fine di ogni ora. Ma quando sarà inverno?“.
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