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La Lombardia ha deciso di non far brillare il Pirellone per il Pride

E' stata respinta la richiesta di M5s e Pd di illuminare il Pirellone in occasione del Pride.

Pride Diritti
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Nelle notti del 25, 26 e 27 giugno il Pirellone non brillerà con i colori dell’arcobaleno.

Pirellone-Pride: parla Silvia Roggiani

Silvia Roggiani –segretaria metropolitana del Pd Milano– dichiara “La maggioranza che governa questa Regione si dimostra, ancora una volta, avversaria dei diritti di tutti e paladina di quelli di parte. Regione Lombardia non può e non deve difendere solo ‘certi’ diritti, perché rappresenta tutte e tutti i lombardi. Non è accettabile che destra e Lega utilizzino il Pirellone come se fosse il loro partito, per illuminarlo quando pensano di avere un tornaconto elettorale salvo poi rifiutarsi di mostrare un segno di vicinanza a una comunità fatta di donne e uomini ancora troppo spesso discriminati e vittime di violenza. Giù le mani dalle istituzioni democratiche“.

Pirellone-Pride: il Pd non ci sta

Risuona anche la voce del responsabile Diritti del Pd Michele Albiani “Non sorprende questa decisione della maggioranza, visto che comprende persone come Bastoni che è noto per le sue esternazioni violente e offensive nei confronti della comunità Lgbtq. L’ennesima prova che le forze oscurantiste che governano la Regione non guardano all’Europa moderna, ma a quella da brividi di Ungheria e Polonia”.

La consigliera regionale Pd Paola Bocci puntualizza “Chiedevamo solo un gesto simbolico per dimostrare che la Regione è a fianco di coloro che ancora sono vittime di discriminazioni: illuminare palazzo Pirelli aveva questo significato. Invece, la mozione è stata bocciata con motivazioni pretestuose e dopo un dibattito degenerato in bagarre e dove abbiamo sentito discorsi imbarazzanti e qualunquisti. Una sagra del luogo comune fino ad arrivare agli insulti da parte di un esponente di maggioranza verso i proponenti. La richiesta era chiara e trasparente, senza dietrologie: volevamo solo affermare che consiglio e Giunta lombardi sono a fianco di qualunque cittadino. Le istituzioni questo devono fare. Il Pirellone viene illuminato per molte altre ricorrenze di ogni genere. Ancora una volta Regione Lombardia, rifiutandosi di sostenere apertamente il Gay Pride, non ha voluto dimostrarsi a favore dei diritti di tutti e non solo di quelli che piacciono al centrodestra”.

Pirellone-Pride: Fratelli d’Italia si difende

L’assessore alla sicurezza Riccardo De Corato (Fdl) ribatte Il Consiglio Regionale, democraticamente, ha scelto di non illuminare il Pirellone in occasione del Gay Pride. Il capoluogo lombardo non ha certo bisogno di un palazzo illuminato per certificare la tolleranza verso ‘tutt*’. Sono certo che alcuni benpensanti avranno il coraggio di dire che Regione Lombardia è intollerante verso i Lgbtqia+. Viviamo nel paradosso: intere vie la sera sono sotto scacco della movida selvaggia arcobaleno, ma nessuno della Giunta comunale vuole prendere posizione, forse per paura di essere tacciata di omofobia“.

De Corato inoltre attacca la sinistra calunniandola con la scusa di non aver manifestato per Saman Abbas -la ragazza uccisa-, perché martedì il centrodestra aveva promosso un presidio contro “l’inerzia degli Imam nel combattere la sottomissione della donna all’interno del mondo islamico”.

Purtroppo, Regione Lombardia non è riuscita a dare maggiore rilievo ad un diritto per mezzo di un evento simbolico che nel 2021 non dovrebbe più essere un tabù.

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