Un incidente mortale avvenuto a Corsico ha causato il decesso di un uomo di 60 anni mentre la moglie 59enne è ricoverata in condizioni critiche.
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Nella serata di sabato 16 gennaio, è stato segnalato un incidente mortale a Corsico che ha causato il decesso di un uomo di 60 anni.
Corsico, indicente mortale: le ricostruzioni dei carabinieri
La drammatica vicenda si è verificata alle ore 22:00 circa di sabato 16 gennaio, in via Piave, a Corsico, comune di Milano. L’incidente stradale ha coinvolto due auto: una Fiat 600 a bordo della quale era presente una coppia di coniugi italiani, un uomo di 60 anni e una donna di 59 anni, e una BMW, anch’essa con a bordo due persone, secondo quanto dichiarato dai testimoni presenti sulla scena.
Sulla base delle ricostruzioni sinora effettuate dai carabinieri della Compagnia Corsico, la BMW ha imboccato via Piave sbucando da via Vittorio Veneto, non rispettando lo stop imposto dalla segnaletica stradale. Per questo motivo, la BMW si è schiantata contro la Fiat 600 che è rimasta schiacciata tra l’auto e una cancellata collocata a bordo strada. Dopo lo scontro, il responsabile dell’incidente ha scelto di darsi alla fuga, senza prestare alcun tipo di soccorso ai coniugi travolti.
L’arrivo dei soccorsi e lo stato delle vittime
I testimoni che hanno assistito al tragico avvenimento hanno prontamente contattato il 118 e il 112. I primi a giungere sul luogo sono stati i soccorritori dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, suddivisi in quattro squadre di soccorso distribuite su due ambulanze e due automediche.
Per estrarre i coniugi dai rottami della Fiat 600, inoltre, è stato fondamentale l’intervento dei vigili del fuoco di Milano. Una volta recuperati i corpi, tuttavia, è apparso presto evidente che le condizioni dell’uomo fossero disperate mentre la donna, che si trovava alla guida della vettura al momento dell’impatto, è in gravissime condizioni. Il 60enne è stato trasferito all’Istituto clinico Humanitas di Rozzano dove, giunto in arresto cardiaco, ne è stata dichiarata la morte mentre la 59enne si trova al momento presso l’ospedale Niguarda di Milano, in condizioni critiche.
Il post su Facebook del figlio della coppia travolta
Lo scontro mortale è stato commentato dal figlio della coppia sulle proprie pagine social in un post straziante intriso di rabbia e dolore: «Senza rispettare le segnaletiche e a una velocità folle, il guidatore ha preso in pieno l’auto dei miei genitori. Ha ucciso mio papà e mia mamma è ancora in gravi condizioni. La cosa più disumana è che il responsabile, in compagnia di un altro passeggero, è scappato via, abbandonando la sua auto e senza chiamare i soccorsi. Mi hanno rovinato la vita. I miei genitori erano andati a trovare il nipote per il compleanno, una visita breve, e ora mio padre non c’è più. Me lo hanno ammazzato. Non è normale tutto questo e ancora non realizzo cosa è successo».
Nello sfogo pubblicato, il figlio delle vittime ha annunciato anche l’intenzione di trovare il pirata della strada che ha causato la morte del padre e che ha ridotto la madre in fin di vita. Inoltre, il giovane conclude il suo post scegliendo di indirizzare un appello per sensibilizzare chiunque legga il suo messaggio: «State attenti quando guidate, ci vogliono mille riflessi perché può bastare un attimo soltanto per portare alla fine di tutto».
L’identità del responsabile dell’incidente
Il conducente della BMW, secondo quanto riportato dai testimoni, ha abbandonato la propria auto subito dopo l’impatto, dandosi alla fuga insieme ad un’altra persona, presente a bordo della BMW.
Nel primo pomeriggio di domenica 17 gennaio, poi, il responsabile dell’incidente stradale di via Piave si è recato presso la caserma dei carabinieri di Corsico. L’uomo, un marocchino regolare di 32 anni, è assistito dagli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli e, in loro presenza, ha dichiarato alle forze dell’ordine di essersi reso colpevole di omissionedi soccorso per non farsi scoprire sprovvisto della patente di guida. Il 32enne ha anche raccontato di aver tentato di frenare, una volta avvistata la Fiat 600, ma di non essere riuscito in alcun modo a impedire lo scontro.