Troppi i decessi nella città di Milano, sospese le cremazioni dei non residenti per alleggerire il carico del crematorio di Lambrate, nel cimitero della città.
La decisione fu già presa dal comune di Milano a marzo, durante la prima ondata di contagi da coronavirus.
“La situazione sta compromettendo la normale capacità operativa del crematorio e del deposito di Lambrate, con tempi di attesa per le cremazioni superiori a cinque giorni dall’arrivo a Lambrate dei feretri“ si legge nell’ordinanza del comune di Milano. Secondo alcune stime la media dei decessi giornalieri a Milano è di 46 decessi al giorno.
Negli ultimo mese di ottobre però il numero si è raddoppiato, salendo alla media di 80 e anche più decessi al giorno. La causa è ovviamente legata alla seconda ondata di contagi da Coronavirus. La pressione al crematorio di Lambrate era diventata tale, da dover mettere un freno e si è proceduto alla sospensione della cremazione per i non residenti. Il comune però assicura che, in queste circostanze, per la sepoltura delle salme dei non residenti non verranno applicate le tariffe comunali normalmente previste.
L’ordinanza sarà applicata a partire dal prossimo 5 novembre. Una comunicazione che sottolinea ancora di più la situazione a Milano, che proprio nei prossimi giorni entrerà, come previsto dal DPCM di novembre, nella zona rossa proprio per fermare la seconda ondata di contagi.