qualità dell'aria milano
Ad abbassare il livello d‘inquinamento dell’aria ci ha pensato la pioggia.
Ottobre si è aperto con l’attivazione dell’Area B, poi sospesa, per abbassare i livelli di concentrazione di polveri sottili all’interno dell’aria. Nella giornata del 27 ottobre invece si è registrata aria pulita nel centro di Milano. Merito della natura, e in particolare della pioggia, che ha migliorato la qualità dell’aria.
A Milano, come nel resto d’Europa, si tiene sotto controllo la qualità dell’aria.
Un lavoro possibile grazie alle centraline dell’Arpa che registrano la concentrazione di polveri sottili presenti nell’aria, in particolare del pm10. Secondo le normative le città non devono superare 50 µg/m³ di pm 10 al giorno per più di 35 giorni all’anno. Ecco perché è fondamentale monitorare la qualità dell’aria e necessario, qualora si superi il dato, procedere con il temuto blocco del traffico.
A Milano, il 27 ottobre si è registrata un’aria pulitissima, e il dato continua ad essere buono anche il 28 e il 29 ottobre.
Solo qualche settimana fa si era proceduto all’attivazione dell’area B proprio per mantenere la qualità dell’aria pulita, pulita anche dalla diminuzione di persone alla guida all’epoca del lockdown. Tuttavia dal 23 ottobre si è proceduto alla sospensione dell’area B per agevolare gli spostamenti autonomi e poter alleggerire i mezzi pubblici. Si temeva quindi uno sforamento dei limiti d’inquinamento ma così non è stato. Merito forse del fatto che, con l’ultimo DPCM si è continuato ad incentivare lo smart working o merito della sharing mobility, dove spesso si tratta di mezzi di trasporto a motore elettrico e quindi green, ma sicuramente è un’ottima notizia per Milano, che è stata classificata come una delle città con più smog in Italia.