Continua la movida fuori dai locali di Milano: nonostante gli appelli, decine di ragazzi si sono radunati fuori dai locali creando assembramenti.
Nonostante i numerosi appelli della politica e degli esperti, movida continua ad essere la parola chiave della vita notturna di Milano: nella serata di venerdì 22 maggio fuori da diversi locali si sono raggruppate folle senza rispettare la regola del distanziamento sociale.
Movida a Milano
Le zone più interessate sono state Moscova, corso Como e corso Garibaldi. Sono diversi i giovani che si sono riversati in strada come se fosse una normale, senza fare i conti col fatto che il coronavirus è ancora in circolazione e che fare assembramenti è ancora vietato. Se infatti uscire di casa per incontrare gli amici è tornato permesso dal 18 maggio, rimane il vincolo di indossare sempre la mascherina e mantenere almeno un metro di distanza interpersonale. Circostanze che nonostante i numerosi richiami non sono sempre state rispettate.
SIETE SOLO DEI ??????? e ve lo dico da milanese che vive in Brianza! #milano #lombardia #assembramenti pic.twitter.com/h1ypSKKmgt
— robylarry (@Roby_Laratro) May 23, 2020
Amministrazione imbarazzante. Milano ai tempi del #COVID19 22/5/2010 #movida #moscova @RegLombardia @FontanaPres @BeppeSala pic.twitter.com/OAixt4Aing
— Cittadino Onesto (@CittadinoOnest2) May 23, 2020
Episodi analoghi a quelli delle suddette zone si sono registrati anche in via Lecco, strada del quartiere di Porta Venezia. A denunciarlo è stato il consigliere Marco Cagnolati, membro di Forza Italia, che ha notato “assembramenti, distanze non rispettate, molte persone senza dispositivi di protezione o con mascherina abbassata“. Costui ha scritto a questore, prefetto e sindaco allegando le fotografie scattate per informarli dell’accaduto.
Il primo cittadino Sala era già intervenuto nei giorni precedenti invitando i ragazzi a non far accrescere il rischio di trasmettere l’infezione e annunciando un piano di intervento più deciso d’accordo con le forze dell’ordine. Aveva inoltre affermato che avrebbe disposto la chiusura di quei locali che non rispettano le regole imposte. Dello stesso parere il presidente Fontana, che aveva fatto un appello affinché non si “creassero assembramenti intorno ad uno spritz” ma si optasse per incontrare gli amici mantenendo il giusto distanziamento e indossando una mascherina.