A Milano tre vigili (Damiano Borchielli, Giulio Bergamasco e Danilo Lorini) sono finiti nei guai: i primi due infatti, come leggiamo sul Corriere,
dietro compenso di denaro avrebbero inserito fuori termine nel sistema informatico dei vigili decine e decine di ricorsi degli amici che poi si sarebbero in qualche modo smarriti nel dedalo dell’iter burocratico fino ad evaporare completamente
In poche parole: si facevano pagare – sembra il 30% del valore del verbale – per cancellare le multe che gli ‘amici’ avevano ricevuto. Il terzo agente invece è indagato in concorso per abuso d’ufficio perché avrebbe evitato a un amico del collega Borchielli il pagamento di un verbale di oltre 4mila euro.
C’era inoltre un altro trucco per salvare un ‘amico’ dal pagamento della sanzione per divieto di sosta: gli indagati inserivano nella pratica un finto pass per invalidi e una finta dichiarazione firmata con il nome di un invalido vero che certificasse un accompagnamento nel luogo della contravvenzione.
Nel registro degli indagati risultano anche coloro che per farsi annullare le multe hanno allungato i danè. Al momento l’inchiesta è solo ad una prima fase, ma non si può escludere che in un futuro possa coinvolgere altre persone.
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