La Dda di Milano ha inoltrato la richiesta di giudizio immediato per le 174 persone arrestate lo scorso luglio nel corso della maxi operazione ‘Infinito’, che ha decapitato i vertici della ‘ndrangheta in Lombardia.
Come riporta il Corriere la richiesta di giudizio immediato (con cui si salta la fase dell’udienza preliminare), riguarda, insieme ai numerosi capi delle 15 ‘locali’ sparse tra Milano, la Brianza, il Comasco e Pavia, il presunto boss della ‘ndrangheta in Lombardia, Giuseppe ‘Pino’ Neri, e Pasquale Zappia, ritenuti successori del boss Carmelo Novella.
Tra gli imputati inoltre c’è anche l’ex direttore sanitario della Asl di Pavia, Carlo Chiriaco.
Il procuratore Ilda Boccassini ha spiegato che nonostante gli arresti e gli appelli più volte lanciati a sporgere denuncia, persiste l’omertà:
“Non ci stanno pervenendo denunce, è un dato sintomatico e dobbiamo prenderne atto. Ritengo che il fenomeno criminale che riguarda l’usura e l’estorsione sul territorio di Milano sia esteso”
Il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, si è detto soddisfatto del grande spazio che hanno avuto sui media le recenti inchieste delle Dda di Milano e Reggio Calabria contro la ‘ndrangheta e le sue infiltrazioni nel Nord.