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Discarica di Bollate, Sos Racket e Usura mostra come si scaricano rifiuti senza controllo

Una nuova video denuncia quella realizzata dall'associazione Sos Racket e Usura che forse potrà spiegare i tanti perchè che sono stati sollevati in merito alla questione dell'inquinamento di Santa Giulia. Non tanto per il quartiere nello specifico, quanto per il modus operandi di alcune aziende che si occupano di smaltimento rifiuti.

Ne ha parlato anche sul suo blog Giulio Cavalli che presenterà un'interrogazione urgente per chiedere che vengano effettuati quanto prima tutti i controlli necessari per chiarire la gestione dei rifiuti e delle macerie della "ex cava Bossi" a Cascina del Sole in Viale Friuli a Bollate.

Ecco cosa racconta l'associazione:

"È una mattina di giugno del 2010 e riusciamo, insieme al giornalista del Fatto, Davide Milosa, a convincere un imprenditore di Garbagnate Milanese a portarci – a bordo del suo furgone – in un luogo dove scaricare rifiuti di ogni tipo, i cosidetti rifiuti 'sporchi'. Arriviamo così nella cava discarica di Bollate, a Cascina del Sole in viale Friuli ed esattamente nell'ex cava Bossi. Con una microtelecamera nascosta, cominciamo a filmare il carico del nostro camion e, arrivati all'ingresso della cava, ci viene chiesto subito se vogliamo dare il formulario o pagare in nero. 'Non c'è problema, ci dice l'omino all'ingresso della cava, andate più avanti che i ragazzi vi dicono dove dovete scaricare'. Percorse alcune centinaia di metri ci troviamo di fronte ad una decina di ragazzi boliviani ed allbanesi che, senza chiederci il contenuto del camion, ci fanno scaricare il furgone con la ribalta in un piazzale dove sono ammassati cumuli di rifiuti di ogni tipo alti una decina di metri"

"È un inferno Dantesco quello che si presenta con questi lavoratori che sotto il solo cocente mettono le mani nei rifiuiti smistando ogni cosa: eternit, bidoni e liquidi; legno, carta, plastica, polistirolo, macerie sporche provenienti da chissà quali lavori senza nessuno che controlla cosa stiamo scaricando. Ci dicono che prendono sei euro l'ora e lavorano senza contratto, praticamente sono lavoratori in nero e dicono anche che quelle rare volte che vengono 'i controlli', i proprietari della cava vengono avvisati e noi scappiamo"

Dopo lo scarico il camion viene pesato:

"Paghiamo 90 euro per il nostro scarico. Se avessimo presentato il formulario ci sarebbe costato 15 euro. L'omino della discarica si premunisce anche di darci un numero da segnare per le prossime volte che saremmo tornati a scaricare, numero da segnare sul formulario. Mi raccomando, ci dice, non mettete la data, così se vi ferma la Polizia voi dite che l'avete dimenticata altrimenti per voi sono grossi problemi. Ci rilascia una ricevuta fasulla e noi andiamo via"

A Bollate, terra di pesanti infiltrazioni della 'ndrangheta, comanda Vincenzo Mandalari. Il boss è riuscito a sfuggire all'arresto ed è tuttora latitante.

"Alcuni mesi fa, in un bar di Bollate, una microspia ambientale intercetta Vincenzo Mandalari ed un imprenditore edile, tale Rocco Ascone, anche lui arrestato in questa operazione, che parlano dell'arrivo di un carico di rifiuti tossici provenienti da Brescia, che devono essere smaltiti in una cava di Bollate. Nella cava-discarica di Bollate abbiamo visto frantoi e numerosi escavatori, che risultano essere di propietà di tale Nicola Grillo, grande amico di Vincenzo Mandalari e proprietario dell'impresa SDS Srl che lavora per Mandalari. Nicola Grillo e suo fratello Stefano vengono chiamati vent'anni fa da un paesino della provincia di Catanzaro, Davoli, proprio da Vincenzo Mandalari che gli dice 'venite su che qui di lavoro al nord ce nè tanto'. Stefano e Nicola Grillo sono amici di altri boss, i fratelli Pietro e Santo Maviglia di Nova Milanese che, guarda caso, hanno un magazzino di fronte ad un'altra cava, sempre a Nova in via delle cave"

I proprietari della cava di Bollate hanno tentato alcuni mesi fa di costruire decine di palazzi sull'area della cava, offrendo in cambio alla passata giunta Stelluti la donazione di metà area. Il progetto però non è passato.

Nell'ufficio di Mandalari ci sono decine di targhe che la passata giunta bollatese ha consegnato per riconoscenza dei lavori eseguiti.

Che nella discarica di Bollate si possa scaricare di tutto è cosa nota. Così spiega l'associazione

"Noi quel giorno abbiamo visto decine di camion che scaricavano ogni cosa"

Qui sotto il video. Guardatelo con molta attenzione.

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