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Corsi di arabo nelle scuole: per la Lega sì ma dopo il dialetto

Sono 13 le scuole che a Milano stanno sperimentando i corsi di lingua e cultura araba per gli studenti arabofoni ma a breve la sperimentazione potrebbe essere estesa ad altri istituti e coinvolgere anche gli studenti italiani. Un'iniziativa lodevole che permette ai nostri figli di conoscere una realtà che non è poi così lontana dalla nostra, almeno non più, considerando quanti cittadini immigrati dai paesi nordafricani risiedono nella nostra città.

Peccato, però, che ci sia ancora chi considera gli extracomunitari come nemici, negando l'utilità dell'iniziativa e peggio ancora sottolineandone la pericolosità.

Un esempio fra tanti, il visir della milanesità in salsa celodurista, Matteo Salvini che – riporta Repubblica – non perde occasione per sfoderare l'ascia di guerra:

"Porterò in direzione scolastica regionale centinaia di libri sulla storia e sul dialetto di Milano. Insegniamo agli studenti la nostra tradizione, se poi c’è tempo faremo anche lezioni di thailandese e gaelico".

Pronta la replica di Marco Campione, responsabile Scuola del Pd lombardo:

"La posizione della Lega è inaccettabile, la proposta invece è ottima. Il punto è capire con quali risorse si faranno i corsi: non bisogna togliere fondi destinati alle ore di italiano per stranieri".

E chi ha figli in età scolare sa benissimo quanto la scuola sia a corto di fondi: mancano i soldi per le insegnanti di inglese – materia fondamentale che spesso viene affidata a maestre non competenti in materia -, per le aule computer,  per le attività extrascolastiche e quel che è peggio anche per il materiale didattico, compresa la carta igienica!

Sempre sul fronte scolastico – informa Repubblica -, però, una buona notizia: in nessuna scuola lombarda verrà applicato il tetto del 30 per cento sul numero di stranieri in classe.

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